Mobilità elettrica e sostenibile: il Ministro al Question time della Camera

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Sul portale del Ministero dello Sviluppo economico le risposte del ministro Patuanelli al Question-time della Camera di ieri, 2 ottobre 2019. Riportiamo alcuni passaggi relativi alle prossime previsioni in materia di veicoli a basse emissioni, veichles to grid, ecobonus e mobilità elettrica a basse emissioni nei quali sono presenti interessanti richiami a passati e prossimi decreti e alla Legge di Bilancio 2020, nonché ai progetti europei cui aderire.
Il question time completo è disponibile sul sito del ministro, in fondo il videocompleto.

Veicoli a basse emissioni

Il Governo è in prima linea per sostenere la filiera produttiva di autoveicoli, con particolare attenzione all’incentivazione di veicoli elettrici e a basse emissioni, dichiara il MinistroNella proposta di Piano nazionale integrato per l’energia e il clima, si prevede, entro il 2030, una crescita estremamente rilevante delle auto full electric, dei veicoli ibridi plug-in (ricaricabili direttamente dalla presa elettrica), nonché di altre tipologie di veicoli a ridotto impatto ambientale.
Il Piano delinea un complesso di misure raggruppabili in due sottoinsiemi: sostegno alla domanda di veicoli a basse emissioni e sostegno allo sviluppo delle infrastrutture connesse.

Ecobonus

La più importante misura di sostegno alla domanda promossa dal MiSE è il c.d. ECOBONUS AUTO, attuato con il Decreto Ministeriale del 20 marzo 2019. La misura ha previsto contributi per chi acquista ed immatricola in Italia veicoli di categoria M1 elettrici o ibridi, nuovi di fabbrica. Grazie al Decreto Crescita, inoltre, l’Ecobonus è stato esteso anche a tutte le categorie di veicoli a due e tre ruote.Per agevolare la richiesta di contributi, è stata creata la Piattaforma Ecobonus e, a partire dal 5 luglio 2019, è stata aperta la seconda finestra di prenotazione su tale piattaforma per i veicoli M1. La scadenza di questa nuova fase di prenotazione è fissata al 20 novembre 2019. Si tratta, dunque, di incentivazioni ancora attive.
Come ricordato dagli Onorevoli interroganti, l’Ecobonus ha determinato una sensibile impennata delle vendite di veicoli elettrici, che già ad aprile 2019 sono state quattro volte quelle dell’aprile 2018.

VEHICLE TO GRID

Un secondo strumento, che diverrà operativo mediante la prossima emanazione del cd. decreto “VEHICLE TO GRID”, consentirà ai veicoli elettrici di partecipare vantaggiosamente alla fornitura di servizi al sistema elettrico e favorirà la diffusione della tecnologia di integrazione tra i veicoli elettrici e la rete elettrica.
Per quello che riguarda gli interventi di sostegno allo sviluppo delle infrastrutture connesse, insieme al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministero dello sviluppo economico sta aggiornando il piano nazionale infrastrutture di ricarica e sta predisponendo un decreto che prevede la realizzazione di una piattaforma unica nazionale delle colonnine di ricarica e l’avvio di misure per favorire la diffusione delle colonnine.

Veicoli a mobilità elettrica

Un altro settore cui il MiSE sta dedicando attenzione è quello delle batterie ad alta capacità di accumulo, che consentiranno ai veicoli elettrici di funzionare come un deposito di energia che può essere utilizzato in caso di mancanza di energia elettrica (tenuto conto altresì della strategia europea sviluppata con la cd. “Battery Alliance”). A questo scopo, è in via di definizione a livello europeo un “Important Project of Common European Interest” che vede il coinvolgimento del nostro Paese con vari stakeholder, tra cui FCA.
La legge di bilancio 2020 sarà l’occasione per incentivare ulteriormente il percorso di transizione verso la mobilità elettrica e a basse emissioni, in maniera comunque equilibrata e senza creare effetti distorsivi sul mercato. Come ho infatti già annunciato, è mia intenzione convocare il tavolo automotive, per favorire la transizione tecnologica verso la mobilità elettrica e a basse emissioni, sostenendo la graduale riconversione della filiera produttiva nazionale, in un’ottica di condivisione e confronto con tutte le parti interessate e in piena sintonia con il Parlamento, che potrà avviare anche una indagine conoscitiva.

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Redazione InSic

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