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NADEF: cosa prevede per l’ambiente e l’energia la Nota di Adeguamento al DEF

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Attualmente in discussione alla Camere, la Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2023 approvata dal Consiglio dei Ministri del 27 settembre 2023, cornice della prossima Manovra finanziaria (o Legge di Bilancio 2023-24) contiene diverse previsioni e orientamenti per la Tutela dell’Ambiente e l’Energia.

Vediamo di seguito quali riforme prevede la NADEF per la transizione digitale e quali novità sono previsti per il rilancio del settore green e dell’energia.

Cos’è la NADEF 2023?

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La NADEF strumento fondamentale di programmazione economica e finanziaria del Paese contiene previsioni macroeconomiche e di finanza pubblica, l’aggiornamento degli obiettivi programmatici individuati dal Documento di economia e finanza (DEF), le eventuali modifiche e integrazioni al DEF conseguenti alle raccomandazioni del Consiglio dell’Unione europea relative al Programma di stabilità e al Programma nazionale di riforma.

NADEF: in sintesi,

La NADEF è funzionale all’aggiornamento delle previsioni macroeconomiche e di finanza pubblica, l’aggiornamento degli obiettivi programmatici individuati dal Documento di economia e finanza (DEF), le eventuali modifiche e integrazioni al DEF conseguenti alle raccomandazioni del Consiglio dell’Unione europea relative al Programma di stabilità e al Programma nazionale di riforma,

Cosa prevede la NADEF?

La NADEF contiene anche l’obiettivo di saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato e di saldo di cassa del settore statale, l’indicazione dei principali ambiti di intervento della manovra di finanza pubblica per il triennio successivo, l’indicazione di eventuali disegni di legge collegati alla manovra di bilancio.

Infine, nella NADEF sono raccolte tre Considerazioni espresse dal Consiglio europeo all’Italia, una delle quali riguarda specificamente l’ambiente e la transizione verde.

NADEF: la raccomandazione Green del Consiglio europeo

Bandi Ambiente

Le Considerazioni specifiche dell’11 luglio 2023 del Consiglio all’Italia sono nate nell’ambito delle procedure del Semestre europeo, sulla base di quanto esposto dal Programma Nazionale di Riforma contenuto nel DEF di aprile e del Rapporto-Paese sull’Italia redatto dalla Commissione europea.

  • La prima Raccomandazione invita l’Italia ad eliminare gradualmente le misure di sostegno di emergenza connesse all’energia, usando i relativi risparmi per ridurre il disavanzo pubblico, provvedendo, in caso di nuovi aumenti dei prezzi dell’energia, a rendere le misure di sostegno mirate a tutelare le famiglie e le imprese vulnerabili.
  • La Raccomandazione n. 2 ha invitato l’Italia a garantire una governance efficace e un rafforzamento della capacità amministrativa, in particolare a livello subnazionale, al fine di attuare rapidamente il PNRR; a perfezionare celermente il capitolo dedicato al piano REPowerEU; a procedere alla rapida attuazione dei programmi della politica di coesione per il periodo 2021-2027, in stretta complementarietà e sinergia con il PNRR.
  • La Raccomandazione n. 3 invita l’Italia a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, adottando misure volte a promuovere la sostenibilità ambientale.

Sostenibilità ambientale: cosa prevede la NADEF

Energia geotermica

Il Consiglio nella 3° Raccomandazione invita l’Italia a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, adottando misure volte a promuovere la sostenibilità ambientale, al fine di accelerare la produzione di energie rinnovabili aggiuntive, accrescere la capacità di trasporto interno del gas, aumentare l’efficienza energetica nei settori residenziale e produttivo, promuovere la mobilità sostenibile e intensificando le iniziative a favore dell’offerta e dell’acquisizione delle abilità e competenze necessarie per la transizione verde.

Al riguardo, la NADEF descrive in dettaglio la proposta di inserimento del capitolo REPowerEU nel PNRR, trasmessa alla Commissione europea il 7 agosto 2023. Su questo punto fa luce un dettagliato Dossier della Camera.

Ma quali sono le riforme del REPOWER EU per l’Ambiente?

NADEF e REPOWER-EU: le riforme ambientali in vista

Le proposte di riforme e investimenti contenute nel REPowerEU italiano sono suddivise in tre capitoli tematici,

  • Reti: rafforzamento strategico delle reti di distribuzione anche riferite al gas, nella prospettiva della conversione degli impianti al trasporto di idrogeno, compreso il GNL
  • Transizione verde ed efficientamento energetico
  • Filiere industriali strategiche (sostegno alle catene del valore, promozione delle filiere dell’energia rinnovabile e dell’idrogeno nella prospettiva dell’economia circolare e del recupero dei materiali rari).

Nella NADEF precisa, infine, che sono attualmente allo studio riforme volte alla:

  • riduzione dei costi di connessione degli impianti per la produzione di biometano e alla mitigazione del rischio finanziario associato ai contratti Power Purchase Agreements (PPA) da fonti rinnovabili
  • realizzazione di un Testo unico per l’autorizzazione degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili (già previsto dalla Legge Concorrenza 2022);
  • razionalizzazione dei sussidi inefficienti connessi ai combustibili fossili.

Transizione verde nella NADEF 2023: si punta sui crediti di imposta e contributi

A proposito del Capitolo verde del REPOWER-EU, nella NADEC vengono proposti alcuni strumenti di promozione della Transizione ecologica attraverso crediti d’imposta, contributi a fondo perduto, prestiti agevolati e strumenti analoghi ai contratti di sviluppo per:

  • incentivare gli investimenti delle imprese nella produzione di energia da fonti rinnovabili e nella realizzazione di impianti di autoproduzione;
  • migliorare le prestazioni e la sostenibilità nei settori agroalimentare e zootecnico
  • . l’elettrificazione delle banchine portuali per la riduzione delle emissioni delle navi nella fase di stazionamento in porto (c.d. cold ironing).

Le considerazioni dell’articolo sono tratte dal Dossier della Camera sulla NADEF

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Coordinamento editoriale Portale InSic.it -redattore giuridico

Laurea in Giurisprudenza in Diritto europeo (LUISS Guido Carli 2006) e Master in “Gestione integrata di salute e sicurezza nell’evoluzione del mondo del lavoro” INAIL-Sapienza (I° Ed. 2018-19).
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Antonio Mazzuca

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