Che cos’è il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici? In cosa consiste il PNACC e cosa prevede? Qual è la metodologia scelta per l’analisi del rischio ambientale?
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha approvato il testo del nuovo Piano Nazionale di adattamento al Cambiamento climatico.
Il PNACC 2022 (qui tutta la documentazione) sostituirà definitivamente il precedente “Piano nazionale di adattamento al cambiamento climatico” (PNACC) che risaliva al 2018 ed era finalizzato all’attuazione della Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (SNAC, MATTM 2015) approvata con decreto direttoriale n. 86 del 16 giugno 2015, di attuazione della Strategia Europea di Adattamento ai Cambiamenti Climatici, che risale al 2013.
Nell'articolo
Che cos’è il PNACC?
Il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (PNACC) approfondisce la vulnerabilità; gli impatti potenziali; la pericolosità, riferita ai diversi eventi pericolosi ipotizzabili (alluvioni, siccità, incendi, dissesti idrogeologici, ecc.); l’esposizione e la sensibilità, e la capacità di adattamento.
È finalizzato all’attuazione della Strategia Nazionale attraverso l’aggiornamento e la migliore specificazione dei suoi contenuti.
Per capire cos’è la Strategia Nazionale ed i suoi principi suggeriamo il nostro articolo: “La Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici: cos’è e in cosa consiste“.
Qual è l’obiettivo del Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici 2022?
L’obiettivo del PNAC 2022 è fornire un quadro di indirizzo nazionale per implementare azioni volte a ridurre al minimo i rischi derivanti dai cambiamenti climatici, migliorare la capacità di adattamento dei sistemi naturali, sociali ed economici, nonché trarre vantaggio dalle eventuali opportunità che si potranno presentare con le nuove condizioni climatiche.
Gli obiettivi specifici del PNACC 2022
L’obiettivo generale dell’adattamento è stato declinato nella SNAC (Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici) in obiettivi specifici da perseguire, indicando come elementi di importanza
primaria per attuare un’efficace strategia di adattamento:
- l’attivazione di infrastrutture per lo scambio di dati e analisi sull’adattamento, nonché la
realizzazione di attività volte a promuovere la partecipazione e aumentare la consapevolezza dei
portatori di interesse sulle azioni; - la valutazione costi/benefici delle misure di adattamento;
- lo sviluppo e l’attuazione di strategie e piani di adattamento ai diversi livelli;
- l’integrazione di criteri di adattamento in piani e programmi settoriali (cd. mainstreaming climatico) al fine di contenere le vulnerabilità dei sistemi naturali, sociali ed economici agli impatti dei cambiamenti climatici;
- il regolare monitoraggio e una valutazione dei progressi compiuti a livello nazionale, settoriale e
territoriale.
A cosa serve il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici
Il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici permetterà di
- condividere con tutti gli stakeholder piani, progetti, esperienze e tecnologie, che andranno a completare ed integrare il panorama dei possibili interventi.
- favorire la cooperazione tra territori adiacenti in modo da ottimizzare l’utilizzo delle risorse dedicate all’applicazione di azioni di adattamento congiunte.
Il Piano Nazionale di Adattamento al Cambiamento Climatico (PNACC) 2022: aggiornamenti (Dicembre ’22)
Il testo approvato dal Governo nel Consiglio dei Ministri del 27 novembre dopo i disastri di Ischia è stato già illustrato alle Regioni nel corso di due riunioni, e va ora alla consultazione nazionale pubblica prevista dalla procedura di Valutazione Ambientale Strategica, chiarisce il Ministero dell’Ambiente in una Nota.
Ricordiamo che nel mese di ottobre 2022 il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), in collaborazione con l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), ha pubblicato la Piattaforma nazionale sull’adattamento ai cambiamenti climatici (vedi sotto nelle FAQ)
Cosa contiene il Piano Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici 2022?
Il PNACC contiene diverse tipologie di Azioni
- quelle finalizzate allo sviluppo di un contesto organizzativo ottimale a livello nazionale, oltre che al rafforzamento della capacità di adattamento, presupposti indispensabili per una corretta pianificazione di azioni efficaci.
- azioni settoriali, presentate attraverso un Database, che troveranno applicazione nei Piani settoriali e intersettoriali, nelle modalità che saranno individuate dalla struttura di governance.
Quali sono i Settori in cui si articola il PNACC 2022?
Il piano si articola per specifici settori di intervento:
- Criosfera e montagna
- Risorse idriche
- Desertificazione e degrado del territorio
- Dissesto geologico, idrologico e idraulico
- Biodiversità, ecosistemi e servizi ecosistemici
- terrestri
- marini
- acque interne e di transizione
- Salute
- Foreste
- Agricoltura e produzione alimentare
- Pesca marittima
- Acquacoltura
- Energia
- Zone costiere
- Turismo
- Insediamenti urbani
- Patrimonio culturale
- Trasporti e infrastrutture
- Industrie e infrastrutture pericolose
Come si articola il PNACC 2022?
La struttura del PNACC è suddivisa in 5 parti:
- Il quadro giuridico di riferimento;
- Il quadro climatico nazionale;
- Impatti dei cambiamenti climatici in Italia e vulnerabilità settoriali;
- Misure e azioni di adattamento;
- Governance dell’adattamento.
Qual è la Metodologia del Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici
Il PNACC 2022 è corredato, inoltre, da due documenti di indirizzo per la definizione di strategie/piani
regionali e locali di adattamento ai cambiamenti climatici:
- le “Metodologie per la definizione di strategie e piani regionali di adattamento ai cambiamenti climatici”
- le “Metodologie per la definizione di strategie e piani locali di adattamento ai cambiamenti climatici”.
Tali documenti, sulla base delle esperienze internazionali ed europee e degli strumenti metodologici disponibili a livello regionale e locale, tratteggiano un quadro organico di riferimento per l’adattamento delineando:
- possibili quadri di governance e modelli di intervento a scala regionale e locale;
- orientamenti per definire impatti e vulnerabilità ai cambiamenti climatici;
- modalità di individuazione delle priorità territoriali, di definizione e implementazione delle azioni di adattamento anche a partire dagli strumenti della pianificazione ordinaria e settoriale oltre che attraverso gli strumenti di finanziamento della programmazione comunitaria e regionale; elementi per supportare a livello locale l’iniziativa del Patto dei Sindaci per il clima e l’energia.
PNACC 2022: prossimi passi
A seguito dell’approvazione del PNACC si aprirà una seconda fase del percorso, finalizzata a garantire
l’immediata operatività del Piano mediante il lancio delle azioni e prevede la pianificazione ed attuazione delle azioni di adattamento nei diversi settori attraverso la definizione di priorità, ruoli, responsabilità e fonti/strumenti di finanziamento dell’adattamento e, infine, la rimozione sia degli ostacoli all’adattamento costituiti dal mancato accesso a soluzioni praticabili, sia degli ostacoli di carattere normativo/regolamentare/procedurale. I risultati di questa attività convergeranno in piani settoriali o intersettoriali, nei quali saranno delineati gli interventi da attuare.
Una volta approvato con Decreto ministeriale, si insedierà anche:
- l’Osservatorio Nazionale, che dovrà garantire l’immediata operatività del Piano attraverso l’individuazione delle azioni di adattamento nei diversi settori. Definirà le priorità, individuerà i soggetti interessati e le fonti di finanziamento, oltre che le misure per rimuovere gli ostacoli all’adattamento. I risultati di questa attività potranno convergere in piani settoriali o intersettoriali, nei quali saranno delineati gli interventi da attuare.
- Un Forum permanente, per la promozione dell’informazione, della formazione, e della capacità
decisionale dei cittadini e dei portatori di interesse.
PNACC, per approfondire
Che differenza c’è fra Strategia Nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici e Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici?
Rispetto alla Strategia il Piano Nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici si configura come uno strumento più operativo diretto a supportare da un punto di vista conoscitivo le istituzioni nazionali, regionali e locali nella definizione di propri percorsi settoriali e locali di adattamento anche in relazione alle criticità che le connotano maggiormente.
Cosa contiene il PNACC
Il Piano contiene i dati georeferenziati relativi agli scenari ed agli indicatori climatici e costituisce una base comune di dati, informazioni e metodologie di analisi da condividere con tutti i soggetti titolari di competenze nella pianificazione locale e settoriale.
Su cosa si basa il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici?
Il PNACC costituisce un processo di multilevel governance basato sul dialogo, coinvolgimento e interazioni multisettoriali fra enti, territori, decisori politici, esperti e ricercatori con l’obiettivo ultimo di identificare un set di attività connesse e sinergiche per l’adattamento.
Cos’è la Piattaforma Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici?
è un portale finalizzato ad informare e sensibilizzare i cittadini e i portatori di interessi sulla tematica dell’adattamento ed a rendere disponibili dati e strumenti utili a supportare la Pubblica Amministrazione nei processi decisionali.
Viene periodicamente aggiornata e arricchita con dati e informazioni provenienti da diverse fonti e si pone in linea con le indicazioni della Strategia europea di adattamento, per realizzare un adattamento più intelligente.A cosa serve la Piattaforma Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici?
La Piattaforma nazionale sull’adattamento ai cambiamenti climatici ha lo scopo di mettere insieme dati, informazioni e strumenti operativi e di renderli facilmente disponibili per incrementare la conoscenza e la capacità di pianificazione e attuazione di azioni di adattamento sul territorio nazionale.
Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell’ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore