Piano Transizione 4.0: al via: in cosa consiste?

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Avviare la nuova politica industriale del Paese per una veloce ripresa dell’economia dopo l’emergenza Covid: questa è la missione del Piano Transizione 4.0 approvato con Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico e inviato alla Corte dei Conti.
Il Piano smuoverà 7 miliardi che punteranno sull’innovazione, gli investimenti green, in ricerca e sviluppo, in attività di design e innovazione estetica, sulla formazione 4.0.
Obiettivo? traghettare la transizione digitale del nostro sistema produttivo, anche nell’ambito dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale, e accrescere le competenze tecnologiche dei lavoratori.

Il Decreto sul Piano Transizione 4.0
Nel Decreto sono riportate le modalità attuative del nuovo credito d’imposta per il periodo successivo al 31 dicembre 2019. Si definiscono in particolare i criteri tecnici per la classificazione delle attività di ricerca e sviluppo, di innovazione tecnologica e di design e innovazione estetica ammissibili al credito d’imposta, nonché l’individuazione, nell’ambito delle attività di innovazione tecnologica, degli obiettivi di innovazione digitale 4.0 e di transizione ecologica rilevanti per la maggiorazione dell’aliquota del credito d’imposta. Sono inoltre individuati i criteri per la determinazione e l’imputazione temporale delle spese ammissibili e in materia di oneri documentali.

Articolazione del Piano Transizione 4.0
Il Piano Transizione si articola in tre punti
1. Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali
Supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato.
2. Credito d’imposta ricerca, sviluppo, innovazione e design
Stimolare la spesa privata in Ricerca, Sviluppo e Innovazione tecnologica per sostenere la competitività delle imprese e favorire i processi di transizione digitale e nell’ambito dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale.
Credito d’imposta formazione 4.0
Stimolare gli investimenti delle imprese nella formazione del personale sulle materie aventi ad oggetto le tecnologie rilevanti per la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese.

Piano Transizione 4.0 e sostenibilità ambientale
In una Lettera del Ministro a “Il Sole 24 Ore” del 18 dicembre scorso si ricorda che “Il Piano Transizione 4.0 non è l’unica misura prevista in manovra a favore delle imprese: penso allo stanziamento dei 100 milioni per l’IPCEI sulle batterie; al rifinanziamento di tutte le misure strategiche del MiSE come la “Nuova Sabatini”; i Contratti di sviluppo per il sostegno all’innovazione dell’organizzazione, dei processi e della tutela ambientale; le aree di crisi industriale; il Fondo di garanzia PMI rifinanziato con ben 670 milioni; fino al potenziamento degli ITS”.
I temi della Transizione restano strettamente connessi con quelli della sostenibilità ambientale: il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2030 prevede una sensibile diminuzione della produzione di sostanze inquinanti e nuovi investimenti per il processo di decarbonizzazione e per l’efficienza energetica nelle imprese. Obiettivi impossibili da raggiungere senza un piano industriale coerente e che stimoli le imprese a investire nel digitale, ma soprattutto nella digitalizzazione.

Redazione InSic

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