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Politica energetica e climatica UE: le conclusioni del Consiglio UE

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Il Consiglio UE del 27 giugno indica i prossimi obiettivi in vista della Conferenza ONU sul clima: energia sicura accessibile e verde e confermati gli obiettivi di riduzione delle emissioni al 2030


Sono state pubblicate le conclusioni del Consiglio europeo del 27 giugno, che ha proposto Claude Juncker quale candidato alla carica di presidente della Commissione europea.
Nello stesso contesto di è approvata l’agenda strategica delle priorità chiave per i prossimi cinque anni, che contiene gli orientamenti strategici della programmazione legislativa e operativa nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia.

Riduzione emissioni
Il Consiglio europeo ha fatto il punto dei progressi realizzati verso una decisione definitiva, da adottare in ottobre, sul quadro di politica climatica ed energetica a orizzonte 2030 e ha sostenuto l’attuazione immediata di una serie di misure più urgenti per rafforzare la resilienza dell’Europa e aumentarne la sicurezza energetica
Il Consiglio prende atto dei progressi realizzati e, in linea con le conclusioni di marzo, aspetta che la Commissione presenti entro luglio una revisione della direttiva sull’efficienza energetica ed indichi le modalità del possibile contributo dell’efficienza energetica al quadro per il clima e l’energia a orizzonte 2030 anche in vista con il prossimo vertice ONU sul clima previsto per settembre 2014.
Confermato l’obiettivo specifico dell’UE per il 2030 di riduzione delle emissioni ed accolta favorevolmente la strategia europea di sicurezza energetica della Commissione: il Consiglio chiede di intensificare gli sforzi per ridurre l’elevata dipendenza energetica dell’Europa e sostiene l’attuazione immediata di una serie di misure più urgenti per rafforzare la resilienza dell’Europa e potenziare la sua sicurezza energetica a breve termine.
Secondo il Consiglio, in particolare, occorre:
rinforzare i meccanismi di emergenza e solidarietà esistenti – stoccaggio del gas, infrastrutture di emergenza e flussi invertiti compresi – al fine di far fronte a questo rischio, in primo luogo negli Stati membri più vulnerabili;
perseguire investimenti nelle infrastrutture energetiche al fine di potenziare la sicurezza energetica dell’UE nel pieno rispetto di tutte le norme deuropee in materia di mercato interno e di concorrenza
avviare un dialogo con i partner internazionali per ridurre il rischio di interruzione negli approvvigionamenti energetici;
rafforzare l’acquis dell’UE in materia di energia ai paesi candidati e ai paesi del vicinato e garantirne l’applicazione

La dipendenza energetica

In vista del Consiglio europeo di ottobre, il Consiglio europeo intende analizzare ulteriormente altre misure a medio-lungo termine che incrementino la sicurezza energetica dell’UE, sulla base della strategia europea di sicurezza energetica della Commissione. In tal senso si richiede un ulteriore aumento della produzione interna, una attuazione e integrazione del mercato europeo dell’energia sulla base di un approccio regionale, correlato con una maggiore trasparenza sul mercato del gas e della promozione delle infrastrutture mancanti così da porre fine all’isolamento degli Stati membri dalle reti europee del gas e dell’energia elettrica entro il 2015.
Parole chiave poi in materia energetica è la interconnettività delle reti, che secondo il Consiglio deve essere aumentata, anche attraverso un ulteriore esame del nuovo obiettivo di interconnessione proposto dalla Commissione.
Entro ottobre 2014 verranno quindi prese decisioni definitive sul nuovo quadro per le politiche del clima e dell’energia e riguardo agli obiettivi specifici di interconnessione per il 2030.
I punti cardine della strategia energetica
Il Consiglio europeo, nelle sue conclusioni ribadisce i punti cardine delle prossime politiche energetiche e climatiche dell’UE:
energia a prezzo accessibile per le imprese e i cittadini: contenendo la domanda di energia attraverso una maggiore efficienza energetica; completando il nostro mercato energetico integrato; individuando soluzioni per l’aumento del potere di contrattazione dell’Unione; incrementando la trasparenza sul mercato del gas; incentivando la ricerca, lo sviluppo e la base industriale europea in campo energetico;
energia sicura per tutti i nostri paesi: accelerando la diversificazione dell’approvvigionamento energetico e delle relative rotte, anche tramite fonti energetiche rinnovabili, sicure e sostenibili e altre fonti energetiche autoctone, quale strumento per ridurre la dipendenza energetica, in particolare da una singola fonte o da un singolo fornitore; sviluppando le infrastrutture necessarie quali le interconnessioni; fornendo agli attori pubblici e privati il giusto quadro di programmazione affinché possano adottare decisioni di investimento di medio e lungo termine;
energia verde: continuando a guidare la lotta al riscaldamento globale in vista della riunione della conferenza delle parti delle Nazioni Unite che si terrà a Parigi nel 2015 e successivamente, anche definendo obiettivi ambiziosi per il 2030 che siano pienamente in linea con l’obiettivo concordato dell’UE per il 2050.

Redazione InSic

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