Impatto ambientale

Portale VAS-VIA-AIA: nuova versione con le procedure di AIA statale

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Il Ministero dell’Ambiente informa del lancio della nuova versione del Portale delle Valutazioni Ambientali VAS e VIA che include le procedure di Autorizzazione Integrata Ambientale di competenza statale.
Ne approfittiamo per ricordare come sta cambiando la disciplina della VIA a seguito dell’entrata in vigore del D.Lgs. 16 giugno 2017, n. 104.

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A cosa serve il Portale VIA-VAS
Il nuovo Portale VAS-VIA-AIA rappresenta il punto di accesso unico a tutte le procedure di valutazione e autorizzazione ambientale relative a piani, programmi, progetti e installazioni di competenza statale disciplinate dalla Parte Seconda del decreto legislativo 152/2006.
Non cambia la veste grafica del portale, completamente innovata nel febbraio di quest’anno per favorire la trasparenza e la partecipazione del pubblico ai processi decisionali, così come viene mantenuta la struttura delle diverse sezioni che sono ora integrate con tutte le informazioni amministrative e tecniche già disponibili nell’esistente Portale AIA.
Il pubblico che intende presentare osservazioni sulle procedure di AIA in corso può accedere, direttamente dalla home page, alla Sezione “Invio Osservazioni” dove è disponibile un apposito modulo, in analogia con quanto già predisposto per le Valutazioni Ambientali VAS e VIA.

La nuova disciplina di VIA
Ricordiamo che dal 21 luglio 2017 è entrata in vigore la nuova disciplina sulla Valutazione di Impatto ambientale (VIA) introdotta con D.Lgs. 16 giugno 2017, n. 104, di adeguamento alla disciplina europea della direttiva 2014/52/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014 che modifica la direttiva 2011/92/UE concernente la valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati.
Ne ha scritto A.Qauranta su Ambiente&Sicurezza sul lavoro 9/2017, mettendo in luce le novità della nuova Direttiva che ha lo scopo di rafforzare la qualità della procedura di impatto ambientale, allineare tale procedura ai principi della regolamentazione intelligente (smart regulation) e rafforzare la coerenza e le sinergie con altre normative e politiche dell’Unione, come anche con le strategie e le politiche definite dagli Stati membri in settori di competenza statale.

Le principali novità contenute nella direttiva riguardano:
• la possibilità di fissare soglie o criteri per stabilire in quali casi non è necessario che i progetti siano oggetto di una valutazione di impatto ambientale;
• l’obbligo per il committente di fornire informazioni sulle caratteristiche del progetto e sui suoi probabili effetti negativi significativi sull’ambiente, tenendo conto dei risultati disponibili di altre valutazioni effettuate in base a normative europee diverse dalla direttiva 2014/52/UE;
• la separazione funzionale tra autorità competente e committente, per evitare i conflitti d’interesse;
• le sanzioni che devono essere effettive, proporzionate e dissuasive;
• le informazioni ambientali che devono essere tempestive e disponibili anche in formato elettronico.

Riferimenti bibliografici:
La nuova VIA una panoramica, articolo per articolo
di Andrea Quaranta (Environmental Risk and crisis manager)
Ambiente&Sicurezza sul Lavoro settembre 2017

Redazione InSic

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