Progetto LIFE 2018-20: adottato il nuovo Programma di Lavoro

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Con Decisione di esecuzione (UE) 2018/210 della Commissione, del 12 febbraio 2018 viene adottato il programma di lavoro pluriennale LIFE per il periodo 2018-2020, in vigore dal 1 gennaio 2018.
Il contributo massimo è di 1.657.063.000 EUR da utilizzarsi per finanziare specifici sottoprogrammi: 1.243.817.750 EUR è destinato al sottoprogramma Ambiente, mentre 413.245.250 EUR sono destinati al sottoprogramma Azione per il clima.

Il Nuovo Programma di lavoro 2018/2020
L’attuale secondo programma di lavoro pluriennale LIFE (compreso tra il 1 gennaio 2018 e il 31 dicembre 2020) tiene conto dell’esperienza maturata nel periodo 2014-2017 e, in particolare, delle raccomandazioni formulate nell’ambito della valutazione intermedia in particolare in merito alla necessità di una semplificazione delle procedure per la presentazione di domande e relazioni, di replicare i risultati del progetto e di un miglioramento della strategia di comunicazione.
Per semplificare la presentazione delle relazioni saranno elaborate procedure di gestione di progetto e i beneficiari avranno accesso a una banca dati online che agevolerà la raccolta dei dati relativi agli indicatori chiave. La strategia di comunicazione sarà migliorata attraverso gli appalti, spiega la Commissione nell’Allegato alla Decisione.
E aggiunge, l’attuale programma di lavoro pluriennale LIFE tiene conto anche dei recenti cambiamenti nella politica dell’UE, come il piano d’azione per l’economia circolare e il piano d’azione per la natura, i cittadini e l’economia , e fungerà da ponte verso futuri finanziamenti a favore della «sostenibilità», come delineato nel documento di riflessione sul futuro delle finanze dell’UE

I cambiamenti di LIFE 2018-20
Fra i cambiamenti, per il sottoprogramma Ambiente è prevista una riduzione del numero dei temi dei progetti (da 87 a 42) e una maggiore attenzione a orientare più marcatamente i candidati verso le priorità strategiche dell’UE, premiando progetti subordinati come la biodiversità e l’economia circolare e progetti con un impatto forte e diretto sulla salute.
Per quanto riguarda entrambi i sottoprogrammi la Commissione mira ad un rafforzamento dell’orientamento ai risultati attraverso l’introduzione dell’obbligo di produrre effetti misurabili sull’ambiente o sui cambiamenti climatici, incoraggiare il coinvolgimento degli enti privati sottolineando i vantaggi degli approcci di prossimità al mercato e azioni di sostegno che contribuiscano a sviluppare progetti pronti per gli investimenti e sostenibili sotto il profilo economico e ambientale.
Infine, si mira alla semplificazione delle procedure di gestione delle sovvenzioni, in particolare attraverso la sperimentazione di una procedura a due fasi per la presentazione delle domande per i progetti pilota, dimostrativi, di migliori pratiche e di informazione, sensibilizzazione e divulgazione, come suggerito nella valutazione intermedia del programma LIFE.

La Commissione rassicura anche sui vantaggi di LIFE: la valutazione intermedia ha condotto un’analisi che ha confermato la capacità del programma LIFE di promuovere sinergie nel quadro del programma stesso. E aggiunge: “Il programma LIFE dovrebbe essere in tal modo incentivato a cercare ancora più sinergie tra le dimensioni ambientale, economica e sociale dello sviluppo sostenibile. Pertanto, gli approcci plurifunzionali ben concepiti, che perseguono ad esempio, oltre ai propri obiettivi primari in materia di ambiente o azione per il clima, anche l’integrazione sociale o la crescita economica, otterranno punti supplementari”.
Il programma LIFE prevede «altri progetti» e «altre attività». Tale flessibilità può essere sfruttata per sperimentare nuovi approcci, nuovi tipi di progetti e servizi per i progetti esistenti e/o i soggetti non interessati dai formati tradizionali di progetto.

Per saperne di più

Il programma LIFE
Il Programma LIFE regolato con Reg. n.1293/2013 (art.3) persegue i seguenti obiettivi generali:
• contribuire al passaggio a un’economia efficiente in termini di risorse, con minori emissioni di carbonio e resiliente ai cambiamenti climatici, contribuire alla protezione e al miglioramento della qualità dell’ambiente e all’interruzione e all’inversione del processo di perdita di biodiversità, compresi il sostegno alla rete Natura 2000 e il contrasto al degrado degli ecosistemi,
• migliorare lo sviluppo, l’attuazione e l’applicazione della politica e della legislazione ambientale e climatica dell’Unione, e catalizzare e promuovere l’integrazione e la diffusione degli obiettivi ambientali e climatici nelle altre politiche dell’Unione e nelle prassi del settore pubblico e privato, anche attraverso l’aumento della loro capacità,
• sostenere maggiormente la governance ambientale e in materia di clima a tutti i livelli, compresa una maggiore partecipazione della società civile, delle ONG e degli attori locali, e
• sostenere l’attuazione del settimo programma d’azione per l’ambiente.

Il programma LIFE è gestito dai servizi della Commissione stessa e dall’agenzia esecutiva alla quale tale compito è delegato in regime di gestione diretta. L’agenzia esecutiva agisce entro i limiti della delega ai sensi della decisione C(2013)9414 della Commissione o di qualsiasi decisione della Commissione che la sostituisca e sotto la supervisione dei servizi della Commissione. La responsabilità generale del programma è della Commissione. È possibile ricorrere a esperti esterni per coadiuvare l’attività dei servizi della Commissione e/o dell’agenzia esecutiva.

Redazione InSic

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