Quadro clima ed energia 2030: facciamo il punto

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Ricostruiamo le disposizioni previste dal Quadro clima ed energia 2030: il suo raggiungimento e permetterà all’UE di elaborare, al più tardi entro il primo trimestre 2015, il suo contributo per la conclusione di un accordo globale sul clima


Durante il Consiglio europeo del 23-24 ottobre, oltre alla nomina della nuova Commissione europea per il periodo 1° novembre 2014 – 31 ottobre 2019, è stato discusso il nuovo quadro per le politiche del clima e dell’energia, con particolare riferimento alle misure atte a incrementare la sicurezza energetica dell’Europa e agli obiettivi specifici di interconnessione per il 2030.
Ricostruiamo le disposizioni previste dal Quadro clima ed energia 2030: il suo raggiungimento e permetterà all’UE di elaborare, al più tardi entro il primo trimestre 2015, il suo contributo per la conclusione di un accordo globale sul clima in anticipo rispetto alla 21° Conferenza delle parti che si terrà a Parigi alla fine del 2015.
Ecco i punti del Quadro 2030 su clima ed energia:

Riduzione emissioni
Gli accordi prevedono:
– riduzione delle emissioni di gas serra del 40% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990,
– riduzione delle emissioni del 43 per cento nei settori ETS e del 30 per cento nei settori non ETS rispetto al 2005;

Riforma del sistema EU ETS
Gli accordi prevedono:
Riduzione del tetto massimo di emissioni consentite, dall’1,74% al 2,2% a partire dal 2021;
– la prosecuzione dell’assegnazione di quote gratuite dopo il 2020 per evitare il rischio di rilocalizzazione delle emissioni di CO2;
– il rinnovo dello strumento NER300 esteso all’innovazione a basso tenore di carbonio nei settori industriali e con una dotazione iniziale aumentata a 400 milioni di quote di emissioni (NER400);
– l’accantonamento di una nuova riserva del 2% di quote EU ETS per far fronte a fabbisogni di investimento aggiuntivi particolarmente elevati in Stati membri a basso reddito (PIL pro capite inferiore al 60% della media dell’UE);
– Distribuzione del 10% delle quote EU ETS che gli Stati membri mettono all’asta fra i paesi il cui PIL pro capite non ha superato il 90% della media dell’UE (nel 2013), mentre il resto verrà distribuito fra tutti gli Stati membri sulla base delle emissioni verificate;

Settori non ETS
La condivisione degli sforzi per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni avverrà sulla base del PIL relativo pro capite. Il Consiglio auspica il rafforzamento degli attuali strumenti di flessibilità e sollecita il coinvolgimento nel processo di riduzione anche del settore dei trasporti. Infine, si dovrebbero riconoscere obiettivi multipli del settore agricolo e della destinazione dei suoli, nonché l’esigenza di garantire coerenza fra gli obiettivi dell’UE in materia di sicurezza alimentare e quelli relativi ai cambiamenti climatici.

Energia da fonti energetiche rinnovabili entro il 2030
Obiettivo vincolante del 27% di energia da fonti energetiche rinnovabili entro il 2030 e un obiettivo indicativo del 27% a livello dell’UE per quanto concerne il miglioramento dell’efficienza energetica nel 2030 rispetto alle proiezioni del futuro consumo di energia. Tali obiettivi, che non saranno tradotti in obiettivi vincolanti a livello nazionale, verranno raggiunti nel pieno rispetto della libertà degli Stati membri di determinare il proprio mix energetico;

Mercato interno dell’energia pienamente funzionante e connesso
Il Consiglio richiede agli Stati membri di adottare misure urgenti allo scopo di garantire il conseguimento entro il 2020 dell’attuale obiettivo del 10% per le interconnessioni elettriche, promuovendo anche l’attuazione dei progetti di interesse comune, individuati nella strategia europea di sicurezza energetica, che collegano le isole energetiche, in particolare gli Stati baltici e la penisola iberica, al resto del mercato interno dell’energia. La Commissione riferirà inoltre periodicamente al Consiglio europeo allo scopo di conseguire l’obiettivo del 15% entro il 2030. Particolare attenzione sarà rivolta a Malta, Cipro e Grecia. Ulteriori progetti verranno individuati ed aggiunti in via prioritaria alla prossima revisione dell’elenco dei progetti di interesse comune per essere attuati rapidamente;

Sicurezza Energetica
Il Consiglio europeo ha accolto con favore la relazione della Commissione su azioni immediate volte a rafforzare la resilienza dell’UE di fronte a un’eventuale interruzione delle forniture di gas dall’Est europeo durante il prossimo inverno. Per il raggiungimento degli obiettivi, il Consiglio auspica: l’attuazione di progetti strategici di interesse comune nel settore del gas, quali il corridoio nord-sud, il corridoio meridionale di trasporto del gas e la promozione di un nuovo hub gasiero nell’Europa meridionale nonché i progetti infrastrutturali chiave che potenziano la sicurezza energetica della Finlandia e degli Stati baltici; il miglioramento dei meccanismi per un uso migliore delle capacità di rigassificazione e stoccaggio nel sistema del gas; la semplificazione delle procedure amministrative nazionali e lo sviluppo di una politica in materia di protezione delle infrastrutture energetiche strategiche; il pieno uso della decisione che istituisce un meccanismo per lo scambio di informazioni riguardo ad accordi intergovernativi fra Stati membri e Paesi terzi nel settore dell’energia; il rafforzamento della Comunità dell’energia; l’utilizzazione degli strumenti di politica estera.

Redazione InSic

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