Servizio di illuminazione pubblica: il decreto sui criteri ambientali minimi

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Con Decreto 28 marzo 2018 del Ministero dell’Ambiente vengono fissati i criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di illuminazione pubblica. Seguono a quelli già adottati dal Ministero per l’acquisizione di sorgenti luminose per illuminazione pubblica (DM 27 settembre 2017). Il Decreto entrerà in vigore centoventi giorni dopo il 28 aprile 2018, data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

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I criteri ambientali minimi per l’illuminazione pubblica

Il Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione, decreto interministeriale 11 aprile 2008 definisce i criteri ambientali minimi che, ai sensi del nuovo Codice Appalti (D.Lgs. 50/2016) , le Amministrazioni pubbliche devono utilizzare nell’ambito delle procedure per l’affidamento del servizio di illuminazione pubblica (IP). Tali criteri stabiliti nel decreto trovano applicazione anche nei confronti delle Amministrazioni che svolgano in proprio, in tutto o in parte, le attività che costituiscono il servizio IP.
Spiega il ministero dell’Ambiente, che i CAM “Servizio IP” sono stati definiti tenendo conto del fatto che le Amministrazioni pubbliche operano in contesti e condizioni operative molto diversi, a partire dalla disponibilità di informazioni sullo stato degli impianti e delle risorse economiche per eventuali interventi di riqualificazione, e che gli stessi impianti possono trovarsi in situazioni molto diverse in relazione al rispetto della normativa, all’aggiornamento tecnologico ed al livello di efficienza energetica.
Il DM 28 marzo 2018 tiene conto di quanto indicato nella Comunicazione della Commissione Europea COM(2008)397 “Piano d’azione su produzione e consumo sostenibili e politica industriale sostenibile”, COM(2008)400 “Appalti pubblici per un ambiente migliore” e COM(2011)571 “Tabella di marcia verso l’Europa efficiente nell’impiego delle risorse”.

Criteri ambientali minimi: i decreti già approvati


Decreto 27 settembre 2017 indica i “Criteri Ambientali Minimi per l’acquisizione di sorgenti luminose per illuminazione pubblica, l’acquisizione di apparecchi per illuminazione pubblica, l’affidamento del servizio di progettazione di impianti per illuminazione pubblica”.
Decreto 11 ottobre 2017 del Ministero dell’Ambiente vengono indicati i criteri ambientali minimi per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici
Il D.M. 15 febbraio 2017 che stabilisce i CAM criteri ambientali minimi da inserire obbligatoriamente nei capitolati tecnici delle gare d’appalto per i trattamenti fitosanitari sulle linee ferroviarie, le strade e le autostrade, in applicazione del Piano d’Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari.

Decreto del Ministero dell’Ambiente dell’11 gennaio 2017 ha adottato i criteri ambientali minimi per gli arredi per interni, per l’edilizia e per i prodotti tessili.

Decreto del 24 maggio 2016 (in Gazzetta n.131 del 7 giugno), il Ministero dell’Ambiente disciplina l’incremento progressivo della percentuale del valore a base d’asta a cui riferire l’obbligo di applicare le specifiche tecniche e le clausole contrattuali dei criteri ambientali minimi per gli affidamenti in specifici settori di attività.

Decreto del Ministero dell’ambiente n.21 del 22 febbraio 2011 con cui vengono adottati i criteri ambientali minimi da utilizzare nei i bandi di gara per l’acquisti di beni e servizi da parte della Pubblica Amministrazione.

Redazione InSic

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