La Conferenza, che ha cadenza triennale, prevede la presentazione e la discussione dei Rapporti nazionali da parte degli Stati parte organizzati in 6 gruppi di lavoro. L’Italia è inserita nel primo Gruppo unitamente a Irlanda, Olanda, Svizzera, Argentina, Estonia, Svezia, Perù, Stati Uniti, Singapore, Vietnam, Lussemburgo e Bosnia Erzegovina.
In tale sede, per l’Italia partecipa l’ISPRA quale Autorità di sicurezza nucleare nazionale. L’ISPRA, che ha redatto il Rapporto nazionale su incarico del Governo, ha presentato il Rapporto il 26 marzo, fornendo risposte alle osservazioni ricevute dagli altri Stati parte. Il Rapporto nazionale è riportato sul sito web dell’Istituto e sul sito web della IAEA. La delegazione ISPRA partecipa ai lavori guidata dal Direttore Generale dell’Istituto, Dr. Stefano Laporta. Della delegazione italiana ha fatto parte anche un rappresentante della SOGIN quale soggetto attuatore dei programmi di disattivazione delle installazioni nucleari nazionali.
In particolare, l’ISPRA ha fornito un aggiornamento del quadro istituzionale, legislativo e di regolamentazione in ambito nucleare, con specifico riferimento al campo di applicazione della Convenzione riguardante le centrali nucleari per le quali non è stato ancora approvato il programma di disattivazione, anche in relazione agli aspetti di pianificazione e risposta a eventuali emergenze che possano derivare da eventi incidentali in impianti situati oltre i confini nazionali.
Da parte ISPRA, è stato evidenziato che tale programma delle operazioni di disattivazione è stato approvato ai sensi della normativa vigente per le centrali di Trino, Garigliano e Caorso. Per la centrale di Latina, la istruttoria di autorizzazione è in corso.
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