Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile

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La Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (qui il testo della SNSvS) disegna il quadro strategico di riferimento delle politiche settoriali e territoriali in Italia in materia di sostenibilità ambientale per istituzioni e società civile sino al 2030. il suo obiettivo è disegnare una visione di futuro e di sviluppo incentrata sulla sostenibilità, quale valore condiviso e imprescindibile per affrontare le sfide globali del nostro Paese.

Strategia Nazionale e Agenda 2030

Rappresenta il primo passo per declinare a livello nazionale i principi e gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, sottoscritti nel 2015.Nel 2020 a cinque anni dall’approvazione e sotto l’emergenza pandemica da COVID-19, le Nazioni Unite sono tornate a raccontare le soluzioni e le azioni di cui abbiamo bisogno per affrontare la povertà, la disuguaglianza, l’ingiustizia e il cambiamento climatico in un’ottica di sviluppo sostenibile (vedi sotto il video).

Cosa si intende per Sviluppo sostenibile?

Una definizione di sviluppo sostenibile: “lo sviluppo che è in grado di soddisfare i bisogni delle generazioni attuali senza compromettere la possibilità che le generazioni future riescano a soddisfare i propri” (Gro Harlem Brundtland, 1987).
§ Lo sviluppo sostenibile coniuga le esigenze di crescita economica con quello di sviluppo umano e sociale, di qualità della vita e di salvaguardia del pianeta secondo un’ottica di benessere di lungo periodo.
Gli aspetti ambientali, economici e sociali dello sviluppo sostenibile si integrano tra loro e si sostengono reciprocamente allo scopo di costruire una società più equa, sana e armoniosa per tutti.

Cos’è la Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile (SNSvS)

La Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS) disegna una visione di futuro e di sviluppo incentrata sulla sostenibilità, quale valore condiviso e imprescindibile per affrontare le sfide globali del nostro paese.

La SNSvS è dunque il quadro strategico di riferimento delle politiche settoriali e territoriali in Italia, disegnando un ruolo importante per istituzioni e società civile nel lungo percorso di attuazione, che si protrarrà sino al 2030.
La Strategia rappresenta il primo passo per declinare a livello nazionale i principi e gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, adottata nel 2015 alle Nazioni Unite a livello di Capi di Stato e di Governo, assumendone i 4 principi guida: integrazione, universalità, trasformazione e inclusione.

Come si struttura la SNSvS?

La SNSvS è strutturata in cinque aree, corrispondenti alle cosiddette “5P” dello sviluppo sostenibile proposte dall’Agenda 2030: Persone, Pianeta, Prosperità, Pace e Partnership.
Una sesta area è dedicata ai cosiddetti vettori per la sostenibilità, da considerarsi come elementi essenziali per il raggiungimento degli obiettivi strategici nazionali.
Ciascuna area contiene Scelte Strategiche e Obiettivi Strategici per l’Italia, correlati agli SDGs dell’Agenda 2030.

Gestione della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS)

La SNSvS, presentata al Consiglio dei Ministri il 2 ottobre 2017 e approvata dal CIPE il 22 dicembre 2017, è frutto di un intenso lavoro tecnico e di un ampio e complesso processo di consultazione con le amministrazioni centrali, le Regioni, la società civile, il mondo della ricerca e della conoscenza. In questo percorso, il Ministero dell’Ambiente – coordinato dalla DG SVI – ha lavorato in stretta collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e con il Ministero dell’Economia.

Attuazione della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS)

La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha il coordinamento delle politiche economiche, sociali e ambientali idonee al raggiungimento, entro il 2030, degli obiettivi indicati nella Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile, istituendo e disciplinando a tal fine una apposita “Commissione nazionale per lo sviluppo sostenibile“, presieduta dal Presidente del Consiglio o da un suo delegato.
La Presidenza del Consiglio dei Ministri coordinerà l’attuazione della SNSvS, con la collaborazione del Ministero dell’Ambiente, per la dimensione interna, e del Ministero degli Affari esteri, per la dimensione esterna.
Al Ministero dell’Economia e Finanze spetta il compito di raccordare l’attuazione della Strategia con i documenti ufficiali di politica economica e di coordinare la modellistica necessaria alla definizione dei relativi obiettivi. L’attuazione della Strategia si raccorderà, infatti, con il Programma Nazionale di Riforma (PNR) e con il Documento di Economia e Finanza (DEF).

Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo sostenibile

Il dibattito internazionale sullo Sviluppo sostenibile è terminato con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile, risultato di un processo complesso, avviato dallaConferenza mondiale sullo sviluppo sostenibile “Rio+20”e finalizzato alla costruzione del quadro strategico successivo agliObiettivi del Millennio (Millennium Development Goals – MDGs), il cui termine era fissato al 2015.

Un programma d’azione per le persone e il pianeta

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo SostenibileSustainable Development Goals, SDGs– in un grande programma d’azione per un totale di 169 ‘target’ o traguardi. L’avvio ufficiale degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile ha coinciso con l’inizio del 2016, guidando il mondo sulla strada da percorrere nell’arco dei prossimi 15 anni: i Paesi, infatti, si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030.

Le sfide di governance dell’Agenda

L’Agenda 2030 offre una nuova visione globale e ambiziosa di integrazione delle tre dimensioni dello sviluppo sostenibile, pone nuove sfide di governancee genera una grande forza innovatrice nel permeare i processi decisionali e politici a tutti i livelli attraverso i principi di universalità e integrazione.
Gli ambiti presi in analisi dall’Agenda sono tra loro interconnessi, ma volti ad assicurare il benessere dell’umanità e del pianeta: dalla lotta alla fame all’eliminazione delle disuguaglianze, dalla tutela delle risorse naturali allo sviluppo urbano, dall’agricoltura ai modelli di consumo.

Cosa contiene l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile?

L’Agenda si compone di quattro parti

  1. Dichiarazione
  2. Obiettivi e target
  3. Strumenti attuativi
  4. Monitoraggio dell’attuazione e revisione.

L’Agenda

I 17 obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile

  1. Sradicare la povertà in tutte le sue forme e ovunque nel mondo
  2. Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare l’alimentazione e promuovere l’agricoltura sostenibile
  3. Garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età
  4. Garantire un’istruzione di qualità inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento continuo per tutti
  5. Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne e ragazze
  6. Garantire la disponibilità e la gestione sostenibile di acqua e servizi igienici per tutti
  7. Garantire l’accesso all’energia a prezzo accessibile, affidabile, sostenibile e moderna per tutti
  8. Promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena occupazione e il lavoro dignitoso per tutti
  9. Costruire un’infrastruttura resiliente, promuovere l’industrializzazione inclusiva e sostenibile e sostenere l’innovazione
  10. Ridurre le disuguaglianze all’interno dei e fra i Paesi
  11. Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili
  12. Garantire modelli di consumo e produzione sostenibili
  13. Adottare misure urgenti per combattere i cambiamenti climatici e le loro conseguenze
  14. Conservare e utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine
  15. Proteggere, ripristinare e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire in modo sostenibile le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e invertire il degrado dei suoli e fermare la perdita di biodiversità
  16. Promuovere società pacifiche e inclusive orientate allo sviluppo sostenibile, garantire a tutti l’accesso alla giustizia e costruire istituzioni efficaci, responsabili e inclusive a tutti i livelli
  17. Rafforzare le modalità di attuazione e rilanciare il partenariato globale per lo sviluppo sostenibile.

Il Summit per lo Sviluppo Sostenibile del 2015

Durante il Summit sullo Sviluppo Sostenibiledel 25-27 settembre è stata adottata la Relazione: “Trasformare il nostro mondo. L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile” che determina gli impegni sullo sviluppo sostenibile che dovranno essere realizzati entro il 2030, individuando i 17 obiettivi globali (SDGs – Sustainable Development Goals) e 169 target.

Redazione InSic

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