Toscana, approvata nuova legge sul Governo del territorio

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La Regione Toscana ha approvato Legge regionale n. 65 del 10 novembre 2014: “Norme per il governo del territorio” il cui obiettivo è quello di favorire lo sviluppo sostenibile delle attività evitando il nuovo consumo di suolo con lo scopo di garantire la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio territoriale e l’uguaglianza di diritti all’uso e al godimento del bene stesso avendone cura anche per le generazioni future.

La nuova legge è formata da 256 articoli e 2 allegati suddivisi in nove titoli, ed è stata realizzata con lo scopo di:
– rendere effettivo il principio secondo il quale possono essere ammessi nuovi impegni di suolo soltanto nel caso in cui gli insediamenti e le infrastrutture esistenti anche con, l’introduzione di meccanismi codificati volti a contrastare il consumo di nuovo suolo, non possano essere riutilizzati.
– garantire una più precisa definizione del territorio urbanizzato, grazie alla differenziazione delle procedure per intervenire al suo interno rispetto a quelle per la trasformazione in aree esterne, con un particolare occhio di riguardo per la salvaguardia del territorio rurale con lo scopo di promuovere il riuso e la riqualificazione delle aree urbane degradate o dismesse;
– inserire dei nuovi elementi con lo scopo di facilitare la partecipazione dei cittadini alla formazione degli atti di governo del territorio nel rispetto dei criteri di trasparenza e celerità di procedure;
– dare maggior rilievo all’attività agricola come attività economico-produttiva all’insegna del rispetto e della valorizzazione dell’ambiente e della semplificazione delle procedure;

La legge regionale 65 ha inoltre introdotto:
procedure semplificate per l’adozione di varianti agli strumenti urbanistici relativi al territorio urbanizzato e dei tempi certi per la loro approvazione;
l’istituto della perequazione territoriale affinché si occupi di ridistribuire e compensare i vantaggi e gli oneri territoriali ed ambientali provenienti dalle scelte di pianificazione;
– disposizioni in materia di attività edilizia libera contenute dal d.l. 83/2012 ( convertito con la l. 134/2012), quelle in materia di ristrutturazione edilizia con demolizione e ricostruzione senza rispetto della sagoma, di procedimento per il rilascio del permesso di costruire, di segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), di agibilità parziale previste dal d.l. 69/2013 ( convertito con la l. 98/2013) e quelle relative alle procedure di semplificazione in materia edilizia contenute nel d.l. 133/2014;
– misure per favorire la presenza delle attività produttive nel territorio regionale, permettendo ai comuni, in deroga alle distanze stabilite dall’articolo 9 del d.m. 144/1968, n. 1444 e qualora siano garantiti gli standard in materia di tutela della salute umana e di sicurezza sui luoghi di lavoro, l’ampliamento degli edifici e degli insediamenti industriali, artigianali e comunque produttivi.

La legge 65 ha infine stabilito che, qualora il comune non proceda alla demolizione di opere abusive, possa intervenire la Regione che in questo caso avrà l’opportunità di disciplinare il procedimento di annullamento del titolo edilizio.

Redazione InSic

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