V Conto Energia: ecco i provvedimenti approvati

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Due decreti regolano gli incentivi per impianti elettrici a fonte rinnovabile fotovoltaica e non fotovoltaica.
Via libera definitivo, con la firma dei ministri dello Sviluppo economico Corrado Passera, dell’Ambiente Corrado Clini e dell’Agricoltura Mario Catania, ai due decreti ministeriali che definiscono i nuovi incentivi per l’energia fotovoltaica (Quinto Conto Energia) e per le rinnovabili elettriche non fotovoltaiche (idroelettrico, geotermico, eolico, biomasse, biogas).
Si tratta del decreto 5 luglio 2012 “Attuazione dell’art. 25 del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, recante incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti solari fotovoltaici (c.d. Quinto Conto Energia)” e del decreto 6 luglio 2012, “Attuazione dell’art. 24 del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, recante incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti a fonti rinnovabili diversi dai fotovoltaici”, entrambi pubblicati sulla Gazzetta del 10 luglio scorso nel Suppl. Ordinario n. 143.
In particolare sono previsti:
1) un ampliamento del budget di spesa, per un totale di 500 milioni di euro annui – pari a ulteriori 10 miliardi di euro di spesa su 20 anni – suddivisi tra fotovoltaico (200 milioni) e non-fotovoltaico (300 milioni);
2) una forte semplificazione delle procedure per l’iscrizione ai registri;
3) l’innalzamento delle soglie di accesso ai registri per tutte le categorie rilevanti. In particolare, per il fotovoltaico, vengono esentati dai registri gli impianti a concentrazione, quelli innovativi e quelli realizzati da amministrazioni pubbliche, oltre a quelli in sostituzione di amianto fino a 50 KW. Inoltre, sono esentati gli impianti tra 12 e 20 KW che richiedono una tariffa ridotta del 20%;
4) un premio per gli impianti fotovoltaici realizzati in sostituzione di coperture in amianto e per quelli con preponderante uso di componenti europei;
5) un incremento degli incentivi per alcune specifiche tecnologie che presentano una forte ricaduta sulla filiera nazionale, ad esempio: geotermico innovativo, fotovoltaico a concentrazione e innovativo;
6) una rimodulazione dei termini di pagamento dei certificati verdi;
7) la conferma della priorità di accesso al registro per gli impianti realizzati dalle aziende agricole.

Redazione InSic

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