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Gestione del Percolato: Interpelli MASE sul recupero e trattamento in discarica

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In questa pagina riportiamo di seguito la normativa in materia di Percolato e gli ultimi interpelli presentati al MASE sulla gestione e autorizzazione del percolato in discarica.

Percolato: la normativa, il quadro di riferimento UE e nazionale

La gestione del percolato è contemplata nel

Interpello 2023-2024
Gestione del Percolato prodotto dalle discariche

Con un Interpello del 10 novembre 2023, il Capo Dipartimento Sviluppo Sostenibile MASE ha chiesto chiarimenti alla Direzione generale Interpelli sulla gestione del percolato prodotto dalle discariche dopo l’emanazione del decreto legislativo 3 settembre 2020, n.121 di modifica del d.lgs. 36/2003.

Sul punto il MASE ha chiesto alcuni chiarimenti ai Servizi della Commissione Europea.

Percolato e autorizzazione in discarica: il quesito

Due le domande presentate dal MASE alla Commissione europea per l’interpretazione delle norme europee che regolano il trattamento e lo smaltimento del particolato:

  • è possibile gestire il percolato prodotto dalle discariche mediante il ricircolo dello stesso sul corpo rifiuti?
  • è possibile prevedere la reimmissione diretta nel corpo della discarica del concentrato ottenuto dal trattamento di filtrazione del percolato o se è necessaria, prima della reimmissione, la caratterizzazione di base nel rispetto dei criteri di ammissibilità previsti per la specifica categoria di discarica del rifiuto ottenuto dal trattamento di filtrazione? 

Controllo e Gestione del percolato in discarica: cosa prevede la Direttiva Discariche

Il decreto legislativo 3 settembre 2020, n.121 (che attua in Italia la Direttiva (UE) 2018/850) che adegua la normativa italiana alle previsioni della Direttiva Discariche (1999/31/CE) ha per questo modificato il d.lgs. 36/2003 (il Decreto che attua in Italia la Direttiva Madre UE) nell’Allegato I al punto 2.3 su “controllo e gestione del percolato”

In base alle modifiche intervenute:

“Il percolato prodotto dalla discarica e le acque raccolte devono essere preferibilmente trattati in loco in impianti tecnicamente idonei. Qualora particolari condizioni tecniche impediscano o non rendano ottimale tale soluzione, il percolato potrà essere conferito ad idonei impianti di trattamento autorizzati ai sensi della vigente disciplina sui rifiuti o, in alternativa, dopo idoneo trattamento, recapitato in fognatura nel rispetto dei limiti allo scarico stabiliti dall’ente gestore. La soluzione individuata per la gestione del percolato e per le acque di ruscellamento sul corpo rifiuti deve essere contenuta nell’istanza ed indicata nell’atto autorizzativo dell’impianto.”

Discariche e Percolato: cosa dice la Commissione europea

I servizi della Commissione Europea, in un parere rilasciato il 14 dicembre 2023, evidenziano che

  • le disposizioni presenti attualmente nella direttiva discariche non vietano espressamente la reintroduzione del colaticcio nel corpo dei rifiuti.
  • ai sensi della Direttiva 1999/31/CE non è ammissibile lo smaltimento in discarica dei rifiuti liquidi.
  • Le disposizioni comunitarie  impongono, in relazione alle condizioni metereologiche, alla tipologia di discarica ed alle caratteristiche dei rifiuti ammessi a smaltimento, di adottare misure adeguate finalizzate a:
    • limitare la quantità di acqua proveniente dalle precipitazioni che penetra nel corpo della discarica;  impedire che le acque superficiali e/o freatiche entrino nei rifiuti collocati in discarica;raccogliere le acque ed il colaticcio contaminati.
    • trattare le acque ed il colaticcio contaminati raccolti dalla discarica affinché raggiungano la qualità richiesta per poter essere scaricati.  

Come recuperare il percolato secondo le norme UE?

I servizi della Commissione, spiegano dal MASE, dunque, evidenziano che:

  • se il percolato viene reintrodotto senza opportuno trattamento i sali, i metalli pesanti e l’azoto  potrebbero accumularsi nel liquido ricircolato e potrebbero inibire il processo di biodegradazione  all’interno della discarica;
  • il ricircolo di liquidi nel corpo di una discarica può compromettere la stabilità ed il  comportamento di assestamento del sito, causando problemi come le frane.

Nel loro parere i Servizi della Commissione europea raccomandano che per ogni discarica, dopo uno studio approfondito delle sue caratteristiche specifiche, le autorità  italiane richiedano, tramite l’autorizzazione della discarica, che il percolato, se reintrodotto nel  corpo della stessa, venga preventivamente trattato per filtrare, come minimo, metalli pesanti, sali e  azoto.

Percolato: responsabilità delle autorità sulla valutazione del percolato recuperato

Ciò vuol dire che le autorità competenti dovranno garantire che il volume e la composizione del percolato e il comportamento di assestamento del livello del corpo della discarica (allegato III, punto  5.2 della Direttiva sulle discariche) siano debitamente controllati e monitorati in linea con l’articolo  12 (a) e l’articolo 13 (d) della Direttiva, per quanto riguarda rispettivamente la fase operativa e quella  successiva alla chiusura.

Pertanto spetterebbe alle autorità competenti al  rilascio dell’autorizzazione all’esercizio dell’impianto una specifica responsabilità in termini di  valutazione, sulla base delle caratteristiche fisico-chimiche del percolato e fisico-meccaniche  dell’impianto, della possibilità di effettuare l’operazione di ricircolo nonché di prescrizioni  operative relative al monitoraggio e controllo delle operazioni eventualmente autorizzate.

Interpello n. 25426 del 18 ottobre 2021
Autorizzazioni per il Percolato in discarica

Il Ministero della transizione ecologica risponde con un nuovo interpello al Comune di Campobello di Mazara (TP) sull’iter autorizzativo finalizzato alle attività di trattamento del percolato di discarica con riferimento al decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36 che attua in Italia la direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti.

Percolato di discarica e smaltimento? Interpello del Comune di Campobello Mazara

Con istanza di interpello, il Comune di Campobello di Mazara (TP) ha richiesto un’interpretazione sulla corretta applicazione del decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36 per definire l’iter autorizzativo finalizzato alle attività di trattamento del percolato di discarica, mediante la circolazione dello stesso all’interno di una delle vasche dell’impianto di smaltimento, prima del recapito in fognatura.

Percolato di discarica: come gestirlo?

Secondo il Ministero, il Decreto 36/2003 stabilisce che il percolato ed eventuali acque di ruscellamento dirette sul corpo dei rifiuti devono essere captati, raccolti e smaltiti per tutto il tempo di vita della discarica (gestione e post gestione), secondo quanto stabilito nell’autorizzazione, e comunque per un tempo non inferiore a 30 anni dalla data di chiusura definitiva dell’impianto.

Percolato di discarica: lo smaltimento, procedure

Inoltre, con riferimento all’Allegato 1 punto 2.3, segnala che “Il percolato prodotto dalla discarica e le acque raccolte devono essere preferibilmente trattati in loco in impianti tecnicamente idonei. Qualora particolari condizioni tecniche impediscano o non rendano ottimale tale soluzione, il percolato potrà essere conferito ad idonei impianti di trattamento autorizzati ai sensi della vigente disciplina sui rifiuti o, in alternativa, dopo idoneo trattamento, recapitato in fognatura nel rispetto dei limiti allo scarico stabiliti dall’ente gestore”.

Come smaltire il percolato in un impianto autorizzato?

Per questo, ricorda il MiTE,

  • occorre il trattamento in loco presso un impianto autorizzato alla gestione dello specifico tipo di rifiuto. Le ulteriori possibilità previste dalla norma, quando particolari condizioni tecniche impediscono o comunque non rendono ottimale il trattamento in loco, possono essere, alternativamente:
  • il conferimento ai fini del trattamento del percolato presso impianti autorizzati alla gestione dei rifiuti;
  • il recapito del percolato, previo idoneo trattamento in impianto, nella rete fognaria: in questo caso occorre che il trattamento del rifiuto liquido finalizzato ad ottenere un rifiuto recapitabile, nel rispetto delle norme relative allo scarico, avvenga in fognatura.

Com’è identificato il percolato di discarica

Il percolato di discarica è identificato nell’elenco europeo dei rifiuti nel subcapitolo 19 07 con una voce specchio e, pertanto, l’idoneità all’eventuale trattamento deve essere subordinata, comunque, alla caratterizzazione necessaria a verificare la sussistenza o meno delle caratteristiche di pericolo.

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