Rifiuti RAEE

Rapporto Gestione RAEE 2023: cala il tasso di raccolta- I dati, l’analisi, il commento

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Nel 2023 sono state quasi 511mila le tonnellate di rifiuti elettrici domestici e professionali gestite dagli impianti deputati, il 4,6% in meno rispetto al 2022, un trend negativo che va avanti da due anni. Si riduce di conseguenza il tasso di raccolta che si ferma al 30,24%, distanziando così sempre più l’Italia dagli obiettivi europei.

È quanto segnalato nel Rapporto Gestione RAEE 2023 elaborato dal Centro di Ricerca RAEE (CdC RAEE) nel consueto Report annuale.

Vediamo i dati più rilevanti e come si articola quest’anno questo importante Documento anche nel contesto normativo di riferimento.

I dati del Rapporto RAEE 2024 – cala il recupero di rifiuti elettrici ed elettronici nel 2023

Secondo i dati diffusi dal Rapporto il tasso di raccolta dei rifiuti tecnologici lo scorso anno si è attestato al 30,24%, ben lontano dal target europeo del 65%.

La produzione di RAEE e la raccolta a confronto

Nel triennio 2020-2022 l’immesso medio è stato di 1.688.742 tonnellate di AEE, in crescita del 7,3% rispetto al pari periodo precedente. Al contrario i volumi di RAEE raccolti e trattati sono calati del 4,6% rispetto al 2022, di conseguenza il tasso di raccolta si è ridotto, acuendo ulteriormente il trend di decrescita registrato dal 2019 e al momento distante quasi 35 punti percentuali dal target del 65% fissato dall’Unione europea.

RAEE raccolti nel 2023: dato in calo del 4,6%

Nel 2023 gli impianti di trattamento hanno avviato a recupero 510.708 tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), il 4,6% in meno rispetto ai quantitativi dichiarati nel 2022.

  • Quasi il 72% dei volumi trattati, valore che corrisponde a 366.909 tonnellate, sono di provenienza domestica,
  • il restante 28%, corrispondente a 143.798 tonnellate, si compone di RAEE di origine differente dai rifiuti tecnologici provenienti dai nuclei domestici (i cosiddetti RAEE professionali). R

Rispetto al 2022, i risultati di entrambe le tipologie di rifiuto risultano in flessione: i RAEE domestici registrano il -2,6%, mentre quelli professionali il -9,2%.

RAEE Domestici: raccolta positiva

A frenare il trend negativo è la raccolta dei RAEE domestici: con 127.056 tonnellate raccolte. I Domestici si distinguono per raggruppamenti. Ecco le cifre del recupero:

  • il raggruppamento altri grandi bianchi (R2) ha l’incidenza maggiore (34,6%);
  • Le apparecchiature per lo scambio di temperatura dei fluidi (R1) con 105.273 tonnellate, corrispondente al 28,7% dei volumi complessivi;
  • Il raggruppamento IT e Consumer Electronics, apparecchi di illuminazione, ped e altro (R4) ha un’incidenza del 22,3% per un totale di 81.748 tonnellate. Cala, rispetto agli anni precedenti, l’incidenza di Tv e monitor (R3) che raccoglie 49.174 tonnellate, pari al 13,4% del totale gestito.
  • Molto modesto infine (1%) il peso delle sorgenti luminose (R5) per un totale di 3.659 tonnellate trattate.

Cos’è il Rapporto Gestione RAEE

Il Rapporto Gestione RAEE 2023 illustra i volumi di rifiuti elettronici domestici e professionali gestiti lo scorso anno in Italia e mostra il tasso di raccolta raggiunto dal nostro Paese, calcolato sulla base delle dichiarazioni sui quantitativi di RAEE gestiti effettuate dagli impianti di trattamento al CdC RAEE.

I dati del rapporto sono collezionati per legge: l’art. 33 e 34 D. lgs 49/2014 obbliga infatti le aziende che gestiscono i RAEE a comunicare entro il 30 aprile di ogni anno, i volumi di rifiuti elettronici gestiti nel corso dell’anno precedente

Come si articola il Rapporto RAEE 2023

Oltre alla presentazione dei dati, il report prevede alcune sezioni dedicate a

  • Gli impianti di trattamento;
  • l’Accordo di programma;
  • il processo di accreditamento degli impianti al CdC RAEE;
  • le modalità di calcolo del tasso di raccolta.

Il Commento al Report RAEE 2023

“Purtroppo, l’evidenza che emerge dal Report di gestione 2023 è una riduzione dei quantitativi complessivi di RAEE avviati a trattamento” commenta Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di Coordinamento RAEE.

 “Questo si traduce in un ulteriore calo del tasso di raccolta dei rifiuti tecnologici che allontana sempre più il nostro Paese dagli obiettivi fissati dalla Comunità Europea. In questo contesto la filiera ha continuato a operare all’insegna dell’eccellenza qualitativa, accresciuta di anno in anno.

Il comparto del trattamento RAEE sconta ancora una volta un ritardo nei volumi di raccolta, complice sicuramente una scorretta gestione di questi rifiuti da parte di operatori che si muovono al di fuori dei limiti di legge. Siamo però fiduciosi che il Comitato vigilanza e controllo, recentemente rinnovato, attuerà in breve tempo tramite gli organi preposti i controlli necessari per contrastare questo fenomeno oggi doppiamente dannoso in considerazione degli investimenti in nuove dotazioni impiantistiche richieste dall’UE e della richiesta di maggiore indipendenza in fatto di approvvigionamento di materie prime critiche proprio tramite riciclaggio”.

Cos’è il Centro di Coordinamento RAEE

Il Centro di Coordinamento RAEE è un consorzio di natura privata, gestito e governato dai Sistemi Collettivi sotto la supervisione del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e del Ministero delle imprese e del made in Italy. È costituito dai Sistemi Collettivi dei produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE), in adempimento all’obbligo previsto dal Decreto Legislativo n. 49 del 14 marzo 2014.

Il compito primario del Centro di Coordinamento RAEE è garantire su tutto il territorio nazionale una corretta gestione dei RAEE originati dalla raccolta differenziata, assicurando che tutti i Sistemi Collettivi lavorino con modalità ed in condizioni operative omogenee; il Centro di Coordinamento RAEE stabilisce, inoltre, come devono essere assegnati i centri di raccolta RAEE ai diversi Sistemi Collettivi.

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