Ambiente Marino: la Strategia Nazionale, aggiornamenti

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Con Decreto legislativo n.190 del 13 ottobre 2010 l’Italia ha recepito la Direttiva quadro 2008/56/CE, approvando la propria Strategia per l’ambiente marino (Marine Strategy Framework Directive – MSFD) sulla base dei principi fondamentali della Direttiva.

Il Decreto ha individuato delle fasi di sviluppo della Strategia Nazionale per l’ambiente marino, definite sulla base del modello comunitario proposto dalla direttiva 2008/56/CE.

Fasi di attuazione della Strategia sull’ambiente marino

L’attuazione passa da 5 fasi principali:

  1. La Valutazione iniziale dello stato ambientale delle acque marine
  2. La definizione di Buono Stato Ambientale
  3. Traguardi ambientali
  4. Programmi di monitoraggio sullo stato dell’ambiente marino
  5. Programmi di misure per il buono stato ambientale

La Valutazione iniziale dello stato ambientale delle acque marine e dell’impatto delle attività antropiche sull’ambiente marino.

La valutazione viene effettuata sulla base dei dati e delle informazioni esistenti ed include l’analisi degli elementi e delle caratteristiche essenziali dello stato ambientale, quella dei principali impatti e delle pressioni che influiscono sullo stato ambientale e quella degli aspetti socio-economici dell’utilizzo dell’ambiente marino e dei costi del suo degrado;

Buono Stato ambientale

La determinazione dei requisiti del Buono Stato Ambientale (Good Environmental Status – GES), sulla base di 11 Descrittori qualitativi dell’ambiente marino (riportati nell’Allegato 1 della Direttiva MSFD) che fanno riferimento a molteplici aspetti degli ecosistemi marini, tra cui la biodiversità, l’inquinamento, l’impatto delle attività produttive.

Il DM 17 ottobre 2014 all’allegato I riporta i requisiti del buono stato ambientale delle acque marine, e all’allegato II i traguardi ambientali, al fine di conseguire il buono stato ambientale delle acque

Traguardi ambientali

La definizione dei Traguardi ambientali, fondamentali per rilevare i progressi nel processo di conseguimento del buono stato ambientale.

  • Il Ministero, già con decreto del 17 ottobre 2014, ha determinato i requisiti del buono stato ambientale per le acque marine e definito i traguardi ambientali al fine di conseguire il buono stato ambientale.
  • Poi con decreto 11 febbraio 2015 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 261 del 10 novembre 2014) aveva determinato gli indicatori associati ai traguardi ambientali e i programmi di monitoraggio.

Programmi di monitoraggio

L’elaborazione dei Programmi di Monitoraggio coordinati, finalizzati a valutare in maniera continua lo stato dell’ambiente  marino ed a valutare l’efficacia del Programma di Misure, stimando l’eventuale divario rispetto al buono stato ambientale definito o il suo mantenimento nel tempo. I criteri per la definizione del monitoraggio dei mari italiani sono stati quelli di colmare i gap conoscitivi in funzione dei GES e dei traguardi ambientali precedentemente definiti, raccordandosi alle attività di monitoraggio svolte ai sensi di altre normative e/o accordi internazionali;

Programmi di Misure per il conseguimento e il mantenimento del buono stato ambientale

L’elaborazione dei Programmi di Misure per il conseguimento e il mantenimento del buono stato ambientale dove per misura si intende qualsiasi azione a livello nazionale, regionale, unionale o internazionale che contribuisca al raggiungimento del GES. Secondo le indicazioni della Commissione Europea, il Programma deve essere costituito da misure concrete di carattere tecnico, legislativo, finanziario o politico che tengano conto delle conseguenze socio economiche ad esse associabili e degli eventuali effetti ambientali cumulativi.

  • Nel 2016, il Ministero ha fornito un approfondimento e un chiarimento in relazione al percorso di approvazione delle proposte relative al Programma di misure, per rispondere adeguatamente al caso EU Pilot n. 8673/16/ENV, poi archiviato nel dicembre 2016.
  • Nel 2022 il DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 7 luglio 2022 (GU n.235 del 7-10-2022) approva il nuovo Programma di misure per il conseguimento ed il mantenimento del buono stato ambientale

Strategia per l’ambiente marino: normativa europea e nazionale di recepimento

La normativa UE della Direttiva quadro 2008/56/CE ha subito diverse modifiche nel corso degli anni, alle quali la nostra normativa ha progressivamente adattato le regole nazionali.

  • Nel 2017 la Commissione Europea ha modificato l’Allegato III della Direttiva Quadro (Direttiva 2017/845/UE), aggiornando gli elenchi indicativi degli elementi da prendere in considerazione ai fini dell’elaborazione delle strategie e, allo scopo di fornire agli Stati Membri un approccio standardizzato ed il più possibile quantitativo che permetta una rappresentazione organica del Buono Stato ambientale (GES) delle acque marine, ha abrogato la Decisione UE 2010/477 sostituendola con la Decisione EU 2017/848.
  • Nel 2018 con Decreto del Ministero dell’Ambiente del 15 ottobre 2018 (pubblicato in GU n.284 del 6-12-2018) viene apportata modifica all’allegato III del D.Lgs. n.190/2010 per quanto riguarda gli elenchi indicativi di elementi da prendere in considerazione ai fini dell’elaborazione delle strategie per l’ambiente marino.
  • Nel 2019 l’Italia ha aggiornato la valutazione dello stato dell’ambiente marino e adottato, con DM del 15 febbraio 2019, le nuove definizioni di GES e Target.
  • Nel 2021 è stato concluso
    •  l’aggiornamento del Programma di Monitoraggio, approvato dal Comitato Tecnico nel luglio 2020, dopo essere stato sottoposto ad opportuna Consultazione Pubblica e successivamente comunicato alla Commissione Europea, entro il 15 ottobre 2020. Il nuovo Programma di Monitoraggio è stato adottato con Decreto del Ministro della Transizione Ecologica il 2 febbraio 2021;
    • l’aggiornamento del Programma Nazionale di Misure, revisionato nel 2021 e comunicato alla Commissione Europea entro il 31 marzo 2022.
  • Nel 2022 il DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 7 luglio 2022 (GU n.235 del 7-10-2022 approva il Programma di misure per il conseguimento ed il mantenimento del buono stato ambientale con riferimento all’ambiente marino. Abroga il precedente decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 ottobre 2017 che ha approvato Il precedente Programma di Misure relative alla definizione di strategie per l’ambiente marino finalizzato a conseguire o mantenere un buono stato ambientale delle acque ai sensi dell’art. 12, comma 3, del decreto legislativo 13 ottobre 2010, n. 190, decreto di attuazione della direttiva 2008/56/CE “che istituisce un quadro per l’azione comunitaria nel campo della politica per l’ambiente marino”.
Chi si occupa del Programma di Misure relative alla definizione di strategie per l’ambiente marino

Il Ministero dell’ambiente esercita la funzione di Autorità competente per il coordinamento delle attività avvalendosi di un apposito Comitato tecnico per l’elaborazione di uno o più programmi di misure finalizzati a conseguire o mantenere un buono stato ambientale delle acque marine, approvati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sentita la Conferenza Unificata.


Redazione InSic

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