L’Impronta Ambientale è una metodologia che consente di misurare la quantità di superficie, in termini di terra e acqua, necessaria alla popolazione umana per produrre, con la tecnologia a disposizione, le risorse che consuma e per assorbire i rifiuti prodotti.
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Definizione e Caratteristiche
Ideata da Mathis Wackernagel e William Rees dell’Università della British Columbia, l’impronta ambientale è una variabile complessa che permette di valutare e monitorare l’utilizzo delle risorse naturali presenti sul Pianeta; una sorta di indicatore globale di sostenibilità.
Indirettamente questo concetto vuole dunque contribuire alla promozione e attuazione di azioni e politiche finalizzate allo sviluppo sostenibile.
Ciascuno di noi ha un impatto sulla Terra, perché consuma i prodotti e i servizi della natura. È possibile quindi misurare l’impronta ambientale di un singolo individuo, di un’intera città, di una popolazione, ma anche di un’azienda o di un semplice prodotto.
Perché misurare l’impronta ambientale?
L’idea di misurare l’impronta ambientale nasce dal fatto che il modello di sviluppo attualmente adottato dai Paesi industrializzati implica un consumo di risorse superiore a quello che il Pianeta è in grado di fornire e, soprattutto, di rigenerare.
Se però non possiamo misurare e quantificare il livello del nostro impatto sull’ambiente, non possiamo comprendere quanto siamo in grado di sostenere e rischiamo di mettere seriamente a rischio il nostro futuro. Al contrario, conoscere i nostri limiti ecologici consente di prendere decisioni chiare e consapevoli e di orientarci verso nuove possibilità e opportunità.
Carbon Footprint
Se l’analisi dell’impatto si concentra su un singolo aspetto ambientale di riferimento, le denominazioni di impronta si diversificano.
Si parla allora di Carbon Footprint, o impronta di carbonio, quando si vogliono valutare gli effetti a livello di cambiamento climatico e la quantità di emissioni di gas ad effetto serra generate da un prodotto o da un servizio. Lo standard internazionale di riferimento è la UNI EN ISO 14067:2018, Gas ad effetto serra – Impronta climatica dei prodotti (Carbon footprint dei prodotti) – Requisiti e linee guida per la quantificazione.
Water Footprint
Quando si vogliono valutare gli effetti a livello di utilizzo delle risorse idriche, si parla di Water Footprint.
“L’impronta idrica di un singolo, una comunità o di un’azienda è definita come il volume totale di acqua dolce utilizzata per produrre beni e servizi, misurata in termini di volumi d’acqua consumati (evaporati o incorporati in un prodotto) e inquinati per unità di tempo” (Ministero della Transizione Ecologica).
Lo standard internazionale di riferimento è la UNI EN ISO 14046:2016, Gestione ambientale – Impronta Idrica (Water Footprint) – Principi, requisiti e linee guida.
Product Environmental Footprint e Organization Environmental Footprint
Per quanto riguarda invece l’Impronta ambientale di Prodotti ed Organizzazioni, la Commissione Europea ha pubblicato la Raccomandazione 2013/179/UE. Il documento si occupa di individuare metodologie comuni e criteri di valutazione affidabili per misurare e comunicare le prestazioni ambientali nel corso del Ciclo di vita dei prodotti e delle organizzazioni.
La Commissione, attraverso la costruzione di un mercato unico dei prodotti verdi “mira a potenziare la libera circolazione dei prodotti verdi attraverso l’UE, rimuovendo potenziali barriere, in particolare l’assenza di una definizione comune di prodotti e organizzazioni verdi”
In questo senso, introduce due metodi per rimuovere la confusione spesso associata ai cosiddetti prodotti verdi: l’impronta ambientale dei prodotti (PEF, Product Environmental Footprint) e l’impronta ambientale delle organizzazioni (OEF, Organisation Environmental Footprint).
La Commissione ricorda inoltre che entrambi i metodi “sono accompagnati da regole di categoria (CR, Category Rules), che consentono di semplificare la comparazione di prodotti o settori concentrandosi solamente su tre o quattro tipi di impatto ambientale. Ad esempio, la PEFCR può essere utilizzata per creare un detergente rappresentativo. In seguito, i produttori potranno valutare le prestazioni ambientali dei nuovi detergenti comparandoli a questo”.
Cos’è il Global Footprint Network
Il Global Footprint Network è un’organizzazione internazionale no profit, fondata nel 2003, volta a promuovere la sostenibilità. Tutte le azioni del Global Footprint Network sono orientate ad influenzare i processi decisionali, con l’obiettivo di porre fine allo sfruttamento eccessivo delle risorse ambientali.
Il Global Footprint Network mette a disposizione di tutti gli utenti un apposito calcolatore per misurare la propria impronta ambientale.
Earth Overshoot Day
Il Global Footprint Network determina ogni anno anche l’Earth Overshoot Day, ovvero la data in cui la domanda di risorse e servizi ecologici dell’umanità in un dato anno supera ciò che la Terra può rigenerare nell’anno stesso.
Nell’anno 1970 tale data coincideva con il 30 Dicembre; successivamente nel 1990 con il 10 Ottobre; nel 2010 con il 6 Agosto.
Nel 2021 l’Earth Overshoot Day è stato calcolato il 29 luglio.
Per saperne di più
Per conoscere meglio i diversi aspetti correlati al tema in analisi, consulta i nostri approfondimenti:
- Etichette Ambientali di Prodotto, cosa sono e obbligatorietà
- Impronta ambientale dei prodotti: il Regolamento del Made Green in Italy
- Nasce la Certificazione Italiana dell’Impronta Ambientale
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