Lo riporta la sentenza della Cass. pen., Sez. III, n. 10440 del 23 marzo 2020: il commento che segue è a cura di S.Casarrubia tratto da Rivista Ambiente&Sicurezza sul Lavoro – (scopri gli abbonamenti online e su carta!) (rubrica Rassegna Giurisprudenza).
Cass. pen., Sez. III, sentenza n. 10440 del 23 marzo 2020: il fatto
L’ordinanza del Tribunale dichiarava inammissibile la richiesta di riesame del sequestro preventivo emesso dal G.I.P. nei confronti di un impianto per il recupero di rifiuti, disposto a fini impeditivi in relazione anche al reato di cui all’art. 256 T.U.A., stante la totale difformità dell’attività svolta rispetto all’autorizzazione semplificata rilasciata.L’amministratore della società che gestisce l’impianto proponeva ricorso per Cassazione, denunciando l’errata interpretazione del contenuto e della portata dell’autorizzazione ambientale che consentirebbe, secondo la prospettazione difensiva, sia la messa in riserva sia il recupero di rifiuti per 55.000 tonnellate all’anno per entrambe le attività di recupero. Il ricorso è infondato.
Sentenza n. 10440/2020: Cassazione, il limite quantitativo sarebbe da applicare per ciascuna delle attività svolte nell’impianto
A giudizio del Supremo Collegio, il Tribunale ha disatteso la tesi difensiva, secondo cui il limite quantitativo sarebbe da applicare per ciascuna delle attività svolte nell’impianto, sulla base del rilievo che nelle schede di rinnovo e aggiornamento dell’iscrizione nel registro delle imprese che svolgono l’attività di recupero di rifiuti non pericolosi non emerge che il limite quantitativo dei rifiuti trattabili per anno, pari a 55.990 tonnellate, sia stato previsto per ciascuna delle attività di trattamento autorizzate (R3 e R13), tanto da dare luogo a un quantitativo complessivo di rifiuti trattabili pari a 111.980 tonnellate, ritenendo di conseguenza che tale limite vada riferito al quantitativo complessivo di rifiuti annualmente trattati nell’impianto.Conosci la rivista Ambiente&Sicurezza sul Lavoro?
Dal 1985 un aggiornamento competente e puntuale per i professionisti della sicurezza.Ogni anno 11 fascicoli con approfondimenti normativi, tecnici e applicativi delle leggi; risposte pratiche ai dubbi che s’incontrano nella propria professione; aggiornamenti su prodotti e servizi per la prevenzione.
Scopri la rivista Ambiente&Sicurezza sul Lavoro e acquistala qui!
La Rivista è disponibile per gli abbonati su PC e dispositivi mobili, in formato sfogliabile e PDF, con i singoli articoli dal 2004 ad oggi!
Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell’ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore