Camera dei Deputati

Ricostituita la Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti: le funzioni e l’attività

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Con Delibera LEGGE 10 maggio 2023, n. 53 viene ricostituita (a partire dal 19 maggio 2023) per tutta la durata della XIX legislatura, la Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari (già operante dalla XIII legislatura).

La Commissione vedrà attribuite le precedenti funzioni e competenze, nonché nuovi compiti.

  • Di cosa si occuperà? com’è composta e quali attività svolge? Quali nuove funzioni, in particolare sono state assegnate nell’attuale Legislatura?

Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari: cosa fa?

In base alla Legge 53/2023 che ne prevede la ricostituzione, alla Commissione vengono riassegnate le funzioni già previste nella scorsa legislatura:

  • svolgere indagini atte a fare luce sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e dei rifiuti di imballaggio, sulle organizzazioni in esse coinvolte o ad esse comunque collegate, sui loro assetti societari e sul ruolo svolto dalla criminalità organizzata;
  • individuare le connessioni tra le attività illecite nel settore dei rifiuti e altre attività economiche;
  • individuare le specifiche attività illecite connesse al traffico transfrontaliero dei rifiuti;
  • verificare l’eventuale sussistenza di comportamenti illeciti nell’ambito della pubblica amministrazione centrale e periferica e dei soggetti pubblici o privati operanti nella gestione del ciclo dei rifiuti, anche in riferimento alla destinazione e all’utilizzo dei fondi previsti dal PNRR;
  • verificare l’eventuale sussistenza di attività illecite relative ai siti inquinati e alle attività di bonifica, nonché alla gestione dei rifiuti radioattivi;
  • verificare l’eventuale sussistenza di attività illecite nella gestione del servizio idrico integrato;
  • verificare la corretta attuazione della normativa vigente in materia ambientale;
  • verificare l’eventuale sussistenza di attività illecite relative alla gestione e allo smaltimento dei materiali contenenti amianto;
  • indagare sulle attività illecite legate al fenomeno degli incendi e su altre condotte illecite riguardanti gli impianti di deposito, trattamento e smaltimento dei rifiuti ovvero i siti abusivi di discarica;
  • compiere, a fini conoscitivi, sopralluoghi o visite presso gli impianti che adottano procedimenti innovativi in campo ambientale, ivi compresi la riparazione e il riciclo ovvero adottano tecnologie e procedimenti sperimentali che presentano interessanti prospettive di sviluppo e applicazione, in attuazione dei principi della transizione ecologica e dell’economia circolare, al fine di prevenire gli illeciti ambientali. Tale lettera è stata integrata, in sede referente, al fine di precisare la possibilità, per la Commissione, di approfondire le tematiche relative all’end of waste (cessazione della qualifica di rifiuto).

Commissione parlamentare rifiuti: i nuovi compiti

Alla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari sono attribuite nuove competenze non previste nella scorsa legislatura:

  • indagare sull’esistenza di eventuali illeciti connessi allo smaltimento degli impianti per la produzione di energia rinnovabile, cosiddetti «rifiuti emergenti», con particolare riferimento al fine-vita dei pannelli solari fotovoltaici, delle pale eoliche, delle batterie, nonché di ogni altro materiale o dispositivo utilizzato nelle infrastrutture per la produzione di energia da fonte rinnovabile. Esclusi gli  illeciti connessi alla produzione e alla diffusione degli impianti di energia rinnovabile;
  • indagare sull’esistenza di attività illecite nel settore agricolo e agroalimentare, comprese quelle connesse a forme di criminalità organizzata, commesse anche attraverso sofisticazioni e contraffazione di prodotti enogastronomici, anche ai fini dell’aggiornamento e del potenziamento della normativa in materia di reati agroalimentari, a tutela della salute umana, del lavoro e dell’ambiente nonché del contrasto al traffico illecito di prodotti «made in Italy». Vi rientrano anche gli illeciti commessi attraverso la contraffazione di etichettature e di marchi di tutela, compreso il loro traffico transfrontaliero;
  • analizzare le cause dell’abbandono sul suolo e nell’ambiente di prodotti monouso, anche in plastica, verificare l’attuazione data alle disposizioni che recano le misure sanzionatorie applicabili a tale condotta e proporre iniziative per la promozione dell’uso di prodotti riutilizzabili o rinnovabili, al fine di evitare il ricorso a prodotti monouso. In sede referente il testo base è stato ulteriormente modificato nel senso di precisare che le iniziative di promozione citate devono riguardare non solo i prodotti riutilizzabili o rinnovabili ma anche quelli compostabili;
  • indagare sulle attività illecite legate al fenomeno delle zoomafie, nonché verificare la corretta applicazione del Titolo IX-bis del codice penale. Tale lettera è stata introdotta durante l’esame in sede referente.
  • riferire alle Camere e procedere alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell’autorità giudiziaria per gli illeciti relativi all’uccisione e al maltrattamento di animali, a spettacoli o manifestazioni che comportino sevizie o strazio per gli animali, all’organizzazione di combattimenti o competizioni non autorizzate tra animali che possono metterne in pericolo l’integrità fisica.

Commissione di Inchiesta sui rifiuti – composizione

La Commissione è composta da 18 senatori e 18 deputati, nominati dai Presidenti della Camera di appartenenza (anche tenendo conto della specificità dei compiti assegnati alla Commissione) in proporzione al numero dei componenti i gruppi parlamentari, comunque assicurando la presenza di almeno un deputato per ciascun gruppo esistente alla Camera e di almeno un senatore per ciascun gruppo esistente al Senato;

  • elegge il proprio  Ufficio di Presidenza (presidente, due vicepresidenti e due segretari);
  • viene rinnovata dopo il primo biennio (con possibilità di conferma dei componenti).

Come lavora la Commissione di inchiesta sulle attività illecite dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari: le funzioni

  • L’art. 4 del Testo di ricostituzione della Commissione, in linea con le previsioni del passato, disciplina  l’acquisizione di atti e documenti da parte della Commissione e il regime di segretezza.
  • L’art. 5 dispone  in merito all’obbligo del segreto e all’applicazione, nei casi di violazione, dell’art. 326 codice penale (Rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio).
  • l’art. 6 disciplina la pubblicità delle sedute, la costituzione di comitati e (al comma 4) le risorse umane e strumentali per l’espletamento delle funzioni della Commissione.

La disciplina dell’attività e del funzionamento della Commissione rimanda a un apposito regolamento interno. Viene previsto (al comma 4) che la Commissione si avvale dell’opera di magistrati ordinari collocati fuori ruolo e di tutte le collaborazioni, che ritenga necessarie, di soggetti interni ed esterni alle amministrazioni pubbliche.

La Commissione è stata eletta a seguito dell’istituzione presso Camera e Senato di due Commissioni Parlamentari sul fenomeno degli infortuni sul lavoro

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Il Testo Unico Ambientale (TUA) dopo i decreti correttivi
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Prof. Ing. Francesco LOMBARDI
Professore Associato di Ingegneria Sanitaria Ambientale Università di Roma Tor Vergata; Docente di impianti trattamento rifiuti e gestione degli Impianti Sanitari Ambientali

Dott. Andrea PEGAZZANO
Esperto tutela ambientale, Autorità di Bacino del Fiume Po

Magistrato del Tribunale, esperto nelle tematiche trattate

Redazione InSic

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