“Riduzione delle emissioni di gas serra e cambiamenti climatici sono due dei temi oggi sempre più presenti nell’agenda del nostro settore; per questo, per essere più competitivi e ragionare, allo stesso tempo, in un’ottica di innovazione e sicurezza, dobbiamo sforzarci di operare con i più alti standard a favore della sostenibilità ambientale”. È quanto tiene a evidenziare Francesco Caterini, Presidente di Assofertilizzanti – Associazione nazionale produttori di fertilizzanti che fa parte di Federchimica – in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente 2014, che quest’anno pone grande attenzione al tema dei cambiamenti climatici.
Proprio in quest’ottica s’inserisce il Cool Farm Tool (CFT), uno strumento promosso in Europa da Fertilizers Europe e in Italia da Assofertilizzanti-Federchimica, che mira a supportare gli agricoltori nella misurazione della cosiddetta Carbon Foot Print, l’indicatore ambientale che rileva l’impatto delle attività umane e, in questo specifico caso, delle coltivazioni agricole e degli allevamenti zootecnici sul clima globale.
Attraverso un rapido calcolo basato su una piattaforma online risulta molto più facile individuare, ove necessario, strategie concrete per la mitigazione dei cambiamenti climatici causati dalla eccessiva presenza di anidride carbonica (CO2) in atmosfera, integrandosi di conseguenza negli obiettivi prefissati dal protocollo di Goteborg.
“Assofertilizzanti, non soltanto crede fortemente nella capacità del progetto di contribuire in maniera determinante alla riduzione delle emissioni di gas serra provenienti dalle coltivazioni agricole e dagli allevamenti zootecnici – ha dichiarato Francesco Caterini, Presidente di Assofertilizzanti – ma mira anche a coinvolgere direttamente le aziende associate nel progetto, in un percorso volto al raggiungimento di una sempre maggiore sostenibilità ambientale”.
La Giornata Mondiale dell’Ambiente nasce nel 1972 per volontà dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite e da lì viene celebrata il 5 giugno di ogni anno. Il tema scelto per il 2014, “Raise your voice not the sea level – Alza la voce non il livello del mare”, si lega alla designazione da parte dell’ONU del 2014 come Anno Internazionale dei piccoli Stati insulari in via di sviluppo, dando così rilievo all’urgenza di proteggere le isole di fronte ai crescenti rischi dell’innalzamento dei mari, ma focalizzandosi anche sul più ampio contesto dei cambiamenti climatici.
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