Deposito temporaneo rifiuti…questo sconosciuto!

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Nell’ambito dell’attività professionale quotidiana di un consulente, durante una prima visita presso il cliente, una delle richieste iniziali è quella di poter visionare il deposito temporaneo rifiuti. A questo punto – il più delle volte – un senso di smarrimento rapisce l’interlocutore!
Perché un deposito temporaneo di rifiuti? E come lo si deve attrezzare? Quali sono i costi? Quali le sanzioni? …Queste le domande più frequenti.

Uno dei problemi fondamentali in azienda per il produttore di rifiuti (pericolosi o non), dovrebbe consistere proprio nel “dove” e “come” tenere provvisoriamente gli stessi, in attesa dello smaltimento e invece… Capita spesso, che i produttori di rifiuti speciali credano di adempiere ai propri obblighi semplicemente stipulando un contratto con un trasportatore “tutto fare”, disinteressandosi così di molti aspetti per così dire “interni” all’azienda, dai quali derivano però pesanti responsabilità anche di natura penale.

Sono le premesse dell’articolo: “Il Deposito temporaneo di rifiuti …queto sconosciuto” a cura di Enrico Cappella (Consulente ADR ed Esperto gestione rifiuti pericolosi – www.dgsaconsulenze.com) pubblicato sulla rivista Ambiente&Sicurezza sul Lavoro n.6-7/2018.

Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell’ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore

Redazione InSic

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