Emergenze ambientali: la Camera vota la fiducia al decreto

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La Camera, con 383 sì e 154 no, ha votato la questione di fiducia, posta dal Governo, sull’approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell’articolo unico del disegno di legge, già approvato dal Senato, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 26 aprile 2013, n. 43, recante disposizioni urgenti per il rilancio dell’area industriale di Piombino, di contrasto ad emergenze ambientali, in favore delle zone terremotate del maggio 2012 e per accelerare la ricostruzione in Abruzzo e la realizzazione degli interventi per Expo 2015.Trasferimento di funzioni in materia di turismo e disposizioni sulla composizione del CIPE (C. 1197), nel testo della Commissione identico a quello approvato dal Senato.

Il testo trasmesso dal Senato (A.C. 1197) non è stato modificato nel corso dell”esame in sede referente alla Camera. Il decreto riguarda 5 questioni fondamentali
• Rilancio dell’area industriale di Piombino
• Emergenze ambientali
• Expo 2015
• Norme per le emergenze nei territori colpiti da eventi sismici
• Ulteriori disposizioni inserite nel corso dell’esame al Senato
Riportiamo la sintesi dei contenuti del Decreto legge approvato, fornita dalla Camera dei Deputati.

Rilancio dell’area industriale di Piombino
L’articolo 1 reca disposizioni riguardanti il riconoscimento dell’area industriale di Piombino come area in situazione di crisi industriale complessa, ai fini dell’applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 27 del decreto-legge 83/2012 (comma 1). Si prevede la nomina del Presidente della Regione Toscana come Commissario straordinario, che si avvarrà di una serie di soggetti indicati dalla norma al fine di assicurare la realizzazione degli interventi necessari al raggiungimento delle finalità previste dal nuovo Piano regolatore portuale (comma 3). Al fine di individuare le risorse da destinare a tali interventi è prevista la stipula di un accordo di programma quadro tra i ministeri interessati e gli enti locali (comma 6). Il comma 5 detta, inoltre, norme per la realizzazione della bretella di collegamento al porto di Piombino.

Emergenze ambientali
L’articolo 2 detta disposizioni volte a prorogare, fino al 31 dicembre 2013 la disciplina emergenziale e la gestione commissariale in atto nel territorio di Palermo nel settore dei rifiuti urbani.
L’articolo 3 detta norme per la prosecuzione dell’emergenza nella gestione degli impianti di collettamento e depurazione di Acerra, Marcianise, Napoli Nord, Foce Regi Lagni, Cuma e dell’impianto di grigliatura e derivazione di Succivo, nella Regione Campania (comma 1), prolunga da 24 a 36 mesi il mandato dei Commissari straordinari incaricati delle funzioni di amministrazione aggiudicatrice al fine di garantire la realizzazione urgente dei siti da destinare ad impianti di trattamento o smaltimento dei rifiuti nella regione Campania (comma 3).
L’articolo 4 reca disposizioni volte ad assicurare la continuità operativa della gestione commissariale istituita per fronteggiare le condizioni di emergenza connesse alla vulnerabilità sismica della “Galleria Pavoncelli”.

Expo 2015
L’art. 5 del decreto reca una disciplina speciale per agevolare lo svolgimento del grande evento Expo 2015, garantire il rispetto dei tempi stabiliti per lo svolgimento medesimo e l’adempimento degli obblighi internazionali assunti dal Governo italiano nei confronti del Bureau International des Expositions (BIE) tenuto conto dei tempi di realizzazione dell’evento e delle opere essenziali e connesse, nonché degli interventi strettamente funzionali nelle programmazioni degli enti territoriali. Si prevede, tra l’altro, l’istituzione di un Commissario unico, di cui vengono disciplinate le funzioni e che è stato nominato con il D.P.C.M. 6 maggio 2013, nonché una serie di deroghe alla normativa vigente in materia di contratti pubblici e ulteriori disposizioni riguardanti la disciplina processuale, il ruolo del CIPE, la stipula di un Protocollo con l’Onu per disciplinare la partecipazione di tale Organizzazione a supporto dell’Expo 2015, anche attraverso la costituzione di un Fondo fiduciario ad hoc.
Norme per le emergenze nei territori colpiti da eventi sismici
Un gruppo di norme riguarda le disposizioni volte a fronteggiare l’emergenza conseguente agli eventi sismici del maggio 2012 nelle regioni Emilia Romagna, Lombardia e Veneto. Il comma 1 dell’articolo 6 proroga dal 31 maggio 2013 al 31 dicembre 2014 il termine di cessazione dello stato di emergenza, mentre i commi da 2 a 5 prorogano dal 30 novembre 2012 al 31 ottobre 2013 il termine per la presentazione delle domande di accesso ai finanziamenti agevolati per il pagamento dei tributi, contributi previdenziali e assistenziali, nonché dei premi per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
Un altro gruppo di disposizioni riguarda i territori colpiti dagli eventi sismici in Abruzzo. L’articolo 7 prevede, infatti, una serie di interventi in favore dei territori della regione Abruzzo colpiti dal sisma del 6 aprile 2009, che sono volti ad assicurare la prosecuzione delle misure economiche di assistenza abitativa e delle funzioni istituzionali territoriali in favore della popolazione, utilizzando a tal fine le risorse programmate con la delibera CIPE 135 del 2012.
Il comma 1 dell’articolo 8, al fine di garantire la prosecuzione delle attività volte alla rimozione delle macerie, consente l’impiego di personale e mezzi del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e delle Forze Armate per lo svolgimento delle operazioni di movimentazione e trasporto ai siti di stoccaggio autorizzati dai comuni dei materiali. Il comma 7 stabilisce le modalità attraverso le quali le Forze Armate continuano a concorrere ai servizi di vigilanza e protezione del territorio dei comuni terremotati.

Redazione InSic

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