Illeciti ambientali: istituita la Commissione parlamentare di Inchiesta

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In Gazzetta n.11 del 15-1-2014 è stata pubblicata la Legge 7 gennaio 2014, n. 1 (in vigore dal 30 gennaio 2014) che istituisce una “Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati”.

I compiti della Commissione

La Commissione (rinnovabile dopo il primo biennio di attività) è composta di quindici senatori e di quindici deputati avrà il compito di:

• svolgere indagini atte a fare luce sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, sulle organizzazioni in esse coinvolte o ad esse comunque collegate, sui loro assetti societari e sul ruolo svolto dalla criminalità organizzata;
• individuare le connessioni tra le attività illecite nel settore dei rifiuti e altre attività economiche, con particolare riguardo al traffico dei rifiuti all’interno dei territori comunali e provinciali, tra le diverse regioni del Paese e verso altre nazioni;
• individuare le specifiche attività illecite connesse al traffico illecito transfrontaliero dei rifiuti, con particolare riferimento a quelle concernenti i rifiuti, anche pericolosi, in partenza dai porti marittimi con destinazioni estere e, contestualmente, svolgere indagini, in collaborazione con le autorità di inchiesta dei Paesi destinatari dei rifiuti, per individuare attività volte a immettere nel mercato nazionale beni e prodotti, realizzati attraverso processi di riciclo di materie prime secondarie ottenute dai rifiuti, che non rispondono alle caratteristiche merceologiche e sanitarie previste dalla normativa nazionale;
• verificare l’eventuale sussistenza di comportamenti illeciti da parte della pubblica amministrazione centrale e periferica e dei soggetti pubblici o privati operanti nella gestione del ciclo dei rifiuti, anche in riferimento alle modalità di gestione dei servizi di smaltimento da parte degli enti locali e ai relativi sistemi di affidamento;
• verificare l’eventuale sussistenza di attività illecite relative ai siti inquinati nel territorio nazionale e alle attività di bonifica, nonché alla gestione dei rifiuti radioattivi;
• verificare la sussistenza di attività illecite relative alla gestione degli impianti di depurazione delle acque nonché alla gestione dello smaltimento dei fanghi e dei reflui provenienti da tali impianti;
• verificare la corretta attuazione della normativa vigente in materia di gestione dei rifiuti pericolosi e della loro puntuale e precisa caratterizzazione e classificazione e svolgere indagini atte ad accertare eventuali attività illecite connesse a tale gestione.

Poteri e funzionamento

Fra i poteri della Commissione riconosciuti nella legge (art. 4) anche quello di “ottenere copie di atti e documenti relativi a procedimenti e inchieste in corso presso l’autorità giudiziaria o altri organi inquirenti, nonché copie di atti e documenti relativi a indagini e inchieste parlamentari, anche se coperti dal segreto”, mantenendo in quest’ultimo caso il regime di segretezza. L’obbligo di segretezza è regolato all’articolo 5 con riferimento agli atti di inchiesta di cui i componenti della Commissione o il personale addetto venga a conoscenza.

Nell’articolo 6 si riferisce che l’attività e il funzionamento sono disciplinati da un regolamento interno, approvato dalla Commissione stessa prima dell’inizio dei lavori. La Commissione può organizzare i propri lavori anche attraverso uno o più comitati e riunirsi in seduta segreta, e potrà avvalersi di tutte le collaborazioni, che ritenga necessarie, di soggetti interni ed esterni all’amministrazione.

Redazione InSic

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