Ilva: dal dissequestro merci agli arresti eccellenti

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I PM di Taranto firmano il dissequestro, dietro nuova istanza dell’Azienda. Dalla Procura quattro ordinanze di custodia cautelare per l’inchiesta “Ambiente Svenduto”. In manette anche il presidente della Provincia di Taranto, Gianni Florido.

La procura firma il dissequestro dei prodotti

I PM ed il gip Patrizia Todisco hanno firmato oggi il dissequestro di un milione e 700mila tonnellate fra coils, lamiere e tubi che tornano nella disponibilità dell’Azienda.
Le merci, dal valore commerciale di 800 milioni, erano state bloccate lo scorso 26 novembre: l’Ilva aveva proposto numerose istanze di dissequestro, tutte disattese dalla Procura: dopo la decisione della Consulta del 9 aprile scorso, sulla costituzionalità della legge 231/2012 (di conversione del DL 207/2012) però sono state respinte le eccezione dei magistrati e la strada per il dissequestro si è resa più facile, anche secondo i legali dell’Azienda.
In base alla legge 231, infatti l’ILVA, oltre alla ripresa dell’attività produttiva, potrà liberamente commercializzare quanto realizzato prima della sua entrata in vigore.

Gli sviluppi dell’Inchiesta “Ambiente Svenduto”

Mentre l’Azienda torna in possesso di quanto prodotto, l’Inchiesta della Procura “Ambiente Svenduto” ha portato a quattro ordinanze di custodia cautelare eseguite stamattina dalla Finanza a Taranto, tre in carcere ed una ai domiciliari.
Secondo Agi, in carcere è finito anche il presidente della Provincia di Taranto, Gianni Florido, oltre a l’ex consulente dell’Ilva, Girolamo Archiná già detenuto, e l’ex assessore provinciale all’Ambiente, Michele Conserva. Ai domiciliari,invece, il funzionario pubblico Specchia. Si contesta loro il reato di concussione per la discarica Mater Gratiae all’interno dell’Ilva destinata ai rifiuti speciali.

Gli incontri istituzionali

In questi giorni infine, il neo ministro dell’Ambiente Andrea Orlando ha programmato gli incontri coi soggetti istituzionali interessati alla attuazione dei progetti in corso per la bonifica ed il risanamento dei siti civili e del sito industriale dell’Ilva.
Orlando vedrà quindi il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, il Prefetto di Taranto Claudio Sammartino, il sindaco di Taranto Ippazio Stefano, il garante dellì’attuazione dell’AIA Vitaliano Esposito, il commissario per le bonifiche Alfredo Pini, il soggetto attuatore degli interventi previsti nel protocollo di intesa per la bonifica dei siti civili di Taranto, Antonio Strambaci e il presidente dell’Autorità portuale Sergio Prete.

Redazione InSic

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