Misurazione dei rifiuti: un decreto sulla misurazione delle quantità conferite

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Con Decreto del 20 aprile il Ministero dell’Ambiente si rivolge ai comuni e detta loro alcuni criteri per realizzare un sistema di misurazione della quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico o di sistemi di gestione caratterizzati dall’utilizzo di correttivi ai criteri di ripartizione del costo del servizio.Tali criteri risultano finalizzati ad attuare un effettivo modello di tariffa commisurata al servizio reso a copertura integrale dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati.
I comuni che, hanno applicato una misurazione puntuale della parte variabile della tariffa, dovranno adeguare le proprie disposizioni regolamentari alle prescrizioni del nuovo decreto entro 24 mesi dalla sua entrata in vigore (che avviene a 15 giorni dalla pubblicazione in GU, vedi in fondo.


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In dieci articoli, il Ministero detta l’ambito di applicazione sopra riportato (all’art.1) e le definizioni base di “Rifiuto urbano residuo”, “utenza” e “utenza aggregata”. L’utenza viene identificata (spiega l’art.3) mediante l’assegnazione di un codice personale ed univoco e nell’articolo si conferma che trattamento e la gestione dei dati rispetteranno il Codice Privacy (D.Lgs. n.193/2006).
A partire dall’articolo 4 si indicano i Criteri per la realizzazione di sistemi per la misurazione puntuale della quantità di rifiuti, i Requisiti minimi dei sistemi di identificazione e misurazione puntuale della quantità di rifiuto (art.5), per poi passare alla Misurazione della quantità di rifiuto (Art.6).

Gli articoli 7 e 8 provvedono alla Determinazione dei conferimenti nel caso di utenze aggregate domestiche, di utenze non domestiche all’interno di utenze aggregate. Infine, si dettano criteri integrativi ai sistemi di misurazione puntuale.

Riferimenti normativi:
DECRETO 20 aprile 2017 del MINISTERO DELL’AMBIENTE
Criteri per la realizzazione da parte dei comuni di sistemi di misurazione puntuale della quantita’ di rifiuti conferiti al servizio pubblico o di sistemi di gestione caratterizzati dall’utilizzo di correttivi ai criteri di ripartizione del costo del servizio, finalizzati ad attuare un effettivo modello di tariffa commisurata al servizio reso a copertura integrale dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati.
(GU Serie Generale n.117 del 22-5-2017)

Redazione InSic

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