Plastica monouso

Produzione di plastica monouso: al via il Bando per la riconversione dei cicli produttivi

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Con Decreto Direttoriale 27 settembre 2024 n. 84, il Ministero ha definito con un Bando pubblico, le modalità e i criteri per l’attribuzione del contributo alle imprese produttrici di prodotti in plastica monouso che intendano modificare i loro cicli produttivi mediante la riprogettazione di componenti, macchine e strumenti di controllo, verso la produzione di prodotti riutilizzabili o alternativi.

Il contributo era stato definito nelle sue modalità di assegnazione dal decreto del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica n.439 del 22 dicembre 2023 ed era stato previsto dal D.Lgs. n. 196/2021 che, come abbiamo visto, ha adeguato la nostra legislazione sulla plastica monouso alla Direttiva SUP.

A chi spetta il contributo? A quanto ammonta e cosa prevede il Bando ministeriale?

Bando riconversione dei cicli produttivi della plastica monouso

Il Decreto direttoriale 84/2024 riporta il Bando per la riconversione dei cicli produttivi della plastica monouso, e stanzia dieci milioni di euro. Fissa i termini e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione, nonché la documentazione da fornire a corredo.

  1. Chi può presentare domanda per il Bando riconversione della Plastica monouso?

    Possono presentare domanda le imprese produttrici di prodotti in plastica monouso definite all’Allegato, parte A, del decreto legislativo n.196/2021, che intendono procedere alla modifica dei propri cicli produttivi e alla riprogettazione di componenti, macchine e strumenti di controllo verso la produzione di prodotti riutilizzabili o alternativi.

  2. Come presentare domanda?

    Le imprese interessate dovranno presentare le istanze esclusivamente attraverso l’indirizzo PEC: riconversione.plastica@pec.mase.gov.it,al Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, dalle ore 12:00 del 21 ottobre 2024 e fino alle ore 12:00 del 20 dicembre 2024. Saranno valutate a prescindere dall’ordine temporale di presentazione dell’istanza.

  3. Cosa indicare nella PEC?

    Nell’oggetto della PEC dovrà essere indicata la seguente dicitura: “Domanda per l’accesso alle agevolazioni di cui all’articolo 4, comma 8, del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 196”

  4. Quali spese sono agevolabili dal Bando riconversione della Plastica monouso??

    Sono ammesse al contributo unicamente le spese riferibili all’articolo 4, comma 1, lettere a) e b) del decreto ministeriale 439/23, ovvero:
    servizi di progettazione finalizzati alla modifica del  ciclo produttivo e alla riprogettazione di componenti, macchine e strumenti di  controllo  verso  la  produzione  di  prodotti  riutilizzabili  o alternativi ai prodotti in  plastica  monouso  di  cui  all’allegato, parte A, del decreto legislativo;
    acquisto di macchinari, impianti, attrezzature e componenti, e dei programmi informatici e delle licenze correlati al loro utilizzo.

  5. Quali spese non sono coperte?

    Non sono comunque ammesse le spese descritte all’articolo 4, comma 2 del decreto, ovvero: imposte e tasse, quelle riferite ai costi legati all’ordinario funzionamento dell’impresa, nonché gli acquisti tra imprese che risultino collegate tra di loro ed i servizi di consulenza.

  6. Come avviene l’assegnazione delle risorse del Bando riconversione della Plastica monouso?

    Il Ministero procede all’adozione del decreto di approvazione dell’elenco dei soggetti beneficiari dell’agevolazione indicando l’importo ammesso, l’ammontare dell’agevolazione concessa ed il codice CUP. Tale codice deve essere riportato su tutti i documenti giustificativi di spesa.

Per maggiori informazioni sul Bando si consiglia la Pagina dedicata sul sito del Ministero dell’Ambiente con la documentazione da allegare:

Il Decreto n.439/2023 verso la riconversione dei processi produttivi della plastica

Il decreto del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica n.439 del 22 dicembre 2023 ha definito i criteri e le modalità di applicazione e di fruizione del contributo riconosciuto alle imprese produttrici di plastica monouso.

Indica i beneficiari all’art.3 ma soprattutto rimanda all’Allegato I per l’elenco completo. Indica poi all’art.4 le spese ammissibili e coperte dall’agevolazione e le esclusioni. La procedura per l’accesso alle agevolazioni è in art.6 e la concessione delle agevolazioni (art.8) cui segue l’erogazione (art.9). A seguire i controlli (art.11) e le ipotesi di revoca per carenza o assenza dei requisiti minimi (art.12).

Importante, in art.10, gli obblighi dei soggetti beneficiari dell’agevolazione quali, consentire lo svolgimento di tutti i controlli, ispezioni e monitoraggi; corrispondere a tutte le richieste di informazioni, dati e rapporti tecnici periodici; comunicare al Ministero ogni eventuale variazione intervenuta successivamente alla presentazione della domanda di accesso all’agevolazione.

Plastica monouso: cosa prevede il D.Lgs. n.196/21 di adozione della Direttiva “SUP”

Ricordiamo che il Decreto n.439/2023 è stato espressamente previsto dal DECRETO LEGISLATIVO 8 novembre 2021, n. 196 che attua in Italia la direttiva (UE) 2019/904 nota come “Direttiva SUP” (Single Use Plastics), del Parlamento europeo e del Consiglio del 5 giugno 2019 sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente.

In vigore dal 14 gennaio 2022 il Decreto mira a prevenire e ridurre l’impatto sull’ambiente di determinati prodotti in plastica e a promuovere una transizione verso un’economia circolare introducendo un insieme di misure specifiche, compreso un divieto a livello europeo sui prodotti in plastica monouso ogniqualvolta siano disponibili alternative. La direttiva attuata, che si basa sul principio “chi inquina paga”, prevede una riduzione quantitativa ambiziosa e duratura del consumo di questi prodotti entro il 2026.

Nonostante il Decreto, resta in piedi, a livello europeo la procedura di infrazione 2024_2053 per il non corretto recepimento della direttiva UE 2019/904 sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente. LA commissione ha spiegato che: “L’Italia non ha recepito, o non ha recepito correttamente, diverse disposizioni della Direttiva sulla plastica monouso nell’ordinamento nazionale, il che influisce sul suo ambito di applicazione. L’obiettivo della Direttiva sulla trasparenza del mercato unico è quello di prevenire la creazione di ostacoli nel mercato interno. Gli stati membri devono notificare alla Commissione tutti i progetti di regolamenti tecnici relativi ai prodotti prima che vengano adottati nel diritto nazionale. In base alla direttiva, gli stati membri devono rispettare un periodo di sospensione di tre mesi tra la notifica del progetto di regolamento tecnico e la sua adozione.”

In base alla Legge di Delegazione Europea 2019-2020, il Governo deve attuare la direttiva (UE) 2019/904 sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente osservando, oltre ai criteri direttivi generali (articolo 32 della legge n. 234 del 2012) anche specifici principi, individuati all’art. 22 della stessa Legge di Delegazione Europea.

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Antonio Mazzuca

Coordinamento editoriale Portale InSic.it -redattore giuridico Laurea in Giurisprudenza in Diritto europeo (LUISS Guido Carli 2006) e Master in "Gestione integrata di salute e sicurezza nell'evoluzione del mondo del lavoro" INAIL-Sapienza (I° Ed. 2018-19). Formatore certificato in salute e sicurezza sul lavoro dal 2017 per Istituto Informa e RLS per EPC Editore. Esperto in sicurezza sul lavoro e amministratore del Gruppo Linkedin Ambiente&Sicurezza sul Lavoro. Content editor e Social media per InSic.it su Linkedin e X (ex Twitter). Contatti: Linkedin Mail: a.mazzuca@insic.it