Pertanto, l’articolo 1 del DM 6/7/2016 modifica l’Allegato I della parte terza del Codice Ambiente, sostituendo completamente la lettera B «Buono stato chimico delle acque sotterranee».
Genesi del provvedimento
Il Decreto apporta modifica al Codice Ambiente, in particolare all’allegato 1 della parte terza del Codice Ambiente, già oggetto di modifica da parte del D.Lgs. 16 marzo 2009, n. 30 che prevede espressamente tale possibilità (all’art.8 comma 1). In questo caso, in particolare si trattava di necessità di adeguare la lettera B, parte A al paragrafo A.2 dell’allegato 1 della parte terza del D.Lgs. n.152/2006 al fine di renderlo conforme agli obblighi comunitari.
Tutto parte da una nota del marzo 2013 in cui il CNR-IRSA ha trasmesso la relazione sulla «Valutazione del rischio ambientale e sanitario associato alla contaminazione da sostanze perfluoro-alchiliche (PFAS)», che ha evidenziato una situazione di contaminazione da sostanze perfluoro-alchiliche nei corpi idrici superficiali e nelle acque potabili della provincia di Vicenza.
Si è dunque considerata la necessità di includere nella valutazione dello stato chimico delle acque sotterranee le sostanze perfluoro-alchiliche, mediante l’introduzione dei relativi valori soglia per i corpi idrici sotterranei
Sono poi seguite, una nota (prot. 1584 del 16 gennaio 2014), dell’ISPRA con la quale viene proposto un valore soglia per l’acido perfluoroottansolfonico (PFOS) ed una nota (prot. n. 5433 del 28 novembre 2014) del CNR IRSA, relativa alla definizione di standard di qualità ambientale e di valori soglia per alcune sostanze perfluoro-alchiliche.
Riferimenti normativi:
DECRETO 6 luglio 2016 del MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Recepimento della direttiva 2014/80/UE della Commissione del 20 giugno 2014 che modifica l’allegato II della direttiva 2006/118/CE del Parlamento europeo e del Consiglio sulla protezione delle acque sotterranee dall’inquinamento e dal deterioramento.
(GU n.165 del 16-7-2016)
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