RAEE: presentato l’ottavo Rapporto annuale

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Il Centro Coordinamento RAEE comunica i dati dell’ottavo rapporto RAEE sul sistema di ritiro e trattamento dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche: in base ai dati, nel 2015 per il secondo anno consecutivo si registra un trend positivo sia della raccolta dei RAEE (+8%) sia dei Centri di Conferimento (+2,76%). La Valle d’Aosta è la Regione più virtuosa d’Italia con una media pro capite di 8,24 kg/ab e prima insieme al Trentino Alto Adige per diffusione dei Centri di Raccolta. Toscana in vetta tra le regioni del Centro, Sardegna la migliore nell’area Sud e Isole.


È stato presentato il 17 marzo a Milano il “Rapporto Annuale 2015 sul Sistema di Ritiro e Trattamento dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche in Italia”, a cura del Centro di Coordinamento RAEE.
Nel corso del 2015 il comparto dei RAEE ha visto consolidarsi gli effetti dell’entrata in vigore del Decreto Legislativo 49/2014 (n.d.r. vedi la nostra analisi del D.Lgs. n.49/2014) e sono stati siglati due importanti Accordi di Programma dal Centro di Coordinamento RAEE con i Produttori di AEE e le Aziende della Distribuzione. Inoltre, durante tutto l’anno il Centro di Coordinamento RAEE ha lavorato di concerto con il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare al decreto grazie al quale sarà possibile qualificare il settore del trattamento dei RAEE.

Dall’analisi dei dati, il 2015 segna un anno di grande ripresa per il Sistema RAEE, con un incremento sia della raccolta complessiva (+8%) gestita dai Sistemi Collettivi, sia dei Centri di Conferimento (+2,76%) a disposizione dei cittadini. I risultati sono molto positivi, nonostante le differenze che permangono tra le diverse aree del Paese.
“I dati di quest’anno possono indurre tutti ad un certo ottimismo – ha dichiarato Fabrizio D’Amico, Presidente del Centro di Coordinamento RAEE – I tempi del crollo drammatico dei flussi di rifiuti sembrano essere alle spalle e si nota un vento di ripresa anche nel nostro settore, dopo le consistenti perdite di volumi registrate negli ultimi tre anni. Vogliamo pensare che la raccolta dei RAEE in Italia stia recuperando il tempo perduto e si prepari a decollare verso gli obiettivi che le Direttive europee assegnano al nostro Paese”.

Dati nazionali Raccolta RAEE 2015
Nel 2015 per il secondo anno consecutivo si registra un andamento positivo della raccolta dei RAEE gestita dai Sistemi Collettivi, con un deciso aumento dell’8%. La raccolta complessiva è stata pari a 249.253.916 kg, con un incremento di oltre 17 milioni di chilogrammi rispetto all’anno precedente e un dato medio pro capite pari a 4,1 Kg di RAEE raccolti per abitante. In crescita del 2,76% anche i Centri di Conferimento attivi sul territorio nazionale, che arrivano a quota 3.906, con un miglioramento del servizio a disposizione dei Cittadini che desiderano conferire correttamente i propri RAEE.
Questi risultati, oltre a rafforzare i segnali di ripresa dalla crisi economica che negli scorsi anni avevano condizionato fortemente il mercato delle Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, possono essere interpretati come il frutto di una costante diffusione della cultura della raccolta dei RAEE. A questo aspetto si affianca l’effetto positivo dei due importanti Accordi di Programma siglati dal Centro di Coordinamento RAEE nel corso del 2015 e di una leggera riduzione della dispersione originata dal calo del valore delle materie prime.
Nonostante il quadro positivo, che fa ben sperare in vista dell’innalzamento degli obiettivi di raccolta europei, bisogna ribadire come non sia possibile quantificare i RAEE sottratti dalla filiera ufficiale di smaltimento organizzata dai Sistemi Collettivi. Rimane dunque fondamentale l’azione di contrasto alla dispersione e al commercio illegale dei RAEE che, oltre a sfuggire alle statistiche ufficiali, potrebbero subire un trattamento non conforme agli standard di legge, con notevoli danni per l’ambiente e la collettività.

La classifica dei 5 Raggruppamenti
All’interno dei Centri di Conferimento, i RAEE sono raccolti in modo differenziato sulla base di cinque Raggruppamenti, che corrispondono alle diverse esigenze di trattamento e riciclo dei materiali contenuti nei rifiuti. Nella classifica dei 5 Raggruppamenti, nel 2015 il Raggruppamento più raccolto risulta essere l’1 (Freddo e Clima), con oltre 70mila tonnellate di RAEE.
Il dato è positivo per tutti i Raggruppamenti ad eccezione del Raggruppamento 3 (Tv e Monitor), che segna un -4,86% rispetto al 2014, dato atteso e che risulta comunque in linea con l’andamento di questo settore negli ultimi anni.
In particolare, R1 (Freddo e Clima) cresce del 9,98% con 70.415.437 kg raccolti e R2 (Grandi bianchi) del 18,67% con 68.767.964 kg, registrando la performance migliore in assoluto. R4 (Piccoli elettrodomestici) segna un aumento dell’8,71% con 43.439.076 kg, mentre R5 (Sorgenti luminose) ha un incremento della raccolta del 13,74% rispetto al 2014, con 1.449.714 kg.

La raccolta nelle Regioni: segno positivo anche per Sud e Isole
I dati dell’8° Rapporto Annuale sul Sistema RAEE mostrano un trend positivo in tutto il Paese, nonostante permangano ancora differenze significative tra le diverse aree territoriali. Nord e Centro confermano e rafforzano ulteriormente il dato di crescita della raccolta complessiva rispetto al 2014, mentre Sud e Isole registrano finalmente un segno positivo, con un incremento totale dell’11,84%. La stessa situazione si osserva nella raccolta pro capite, in crescita al Nord, al Centro e nel Sud e Isole.
Nelle Regioni del Nord la raccolta complessiva cresce in media del 6,23% rispetto al 2014, mentre quella pro capite media ammonta a 5,14 kg/ab. Nella raccolta complessiva, tutte le Regioni registrano un segno positivo, con l’aumento maggiore in Piemonte e Emilia-Romagna. Anche nel Centro Italia si osserva un miglioramento della raccolta complessiva in tutte le Regioni, con una crescita media del 7,21% rispetto all’anno precedente. Da segnalare il +12,83% dell’Abruzzo e il +11,84% della Regione Lazio. Il dato più significativo emerge dall’analisi dell’area Sud e Isole, dove la raccolta ricomincia a crescere, registrando un aumento complessivo dell’11,84%. Si registra una flessione solo nella Regione Campania (-1,17%), mentre spiccano gli incrementi significativi di Calabria, Molise e Sicilia; debita considerazione deve comunque esser posta nel valutare il dato registrato negli anni precedenti.
Nella classifica delle Regioni, la Valle d’Aosta si conferma per il quinto anno consecutivo la più virtuosa d’Italia, con una media pro capite di 8,24 kg/ab. Andando ad analizzare i valori assoluti, al primo posto in Italia si posiziona la Lombardia, che sfiora i 52 milioni di kg di RAEE raccolti, dato in crescita del 6% rispetto allo scorso anno. Nell’area Centro la Toscana si conferma al primo posto sia per la raccolta complessiva, con 21.266.233 Kg di RAEE, sia per la media pro capite, pari a 5,67 kg/ab, mentre tra le Regioni del Sud e Isole il primo posto va alla Sardegna, con 5,83 kg/ab. Nelle ultime posizioni della classifica si trovano Puglia, Sicilia e Campania, ancora sotto i 2,5 kg/ab di media pro capite, risultato ben al di sotto della media nazionale e degli obiettivi di raccolta europei.
Andando ad analizzare la diffusione dei Centri di Raccolta, al primo posto troviamo il Trentino Alto Adige e la Valle d’Aosta, entrambi con 20 CdR ogni 100.000 abitanti, mentre la Lombardia vanta il maggior numero di Centri di Conferimento, con 841 Centri di Raccolta e 75 Altri Centri.

Commenta il Presidente D’Amico: “Entro la fine del 2016, l’Italia dovrà raccogliere 45 tonnellate di rifiuti elettronici per ogni 100 tonnellate che i produttori immetteranno sul mercato. Purtroppo il nostro Paese non sembra ancora pronto a raggiungere questo obiettivo, se guardiamo il tasso di raccolta complessivo del Sistema RAEE italiano, fermo ad appena 30 tonnellate di recupero su 100 di immesso. Per evitare le sanzioni che potrebbero arrivare dalla Commissione Europea se non raggiungessimo gli obiettivi imposti, è necessaria una reazione d’orgoglio del Sistema con un deciso investimento in azioni e attività ad elevato impatto sui cittadini consumatori – che mancano da anni – per far comprendere agli italiani che l’economia circolare si realizza in casa propria e non soltanto nelle Direttive di Bruxelles”.

Redazione InSic

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