Regioni e rifiuti: Galletti vuole Piani di Gestione approvati

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Sul sito del Ministero dell’Ambiente vengono riportate le parole del Ministro Galletti al Forum Rifiuti, organizzato da Legambiente, sbilanciandosi su alcuni problemi emersi nella gestione dei rifiuti a livello locale.




Nella nota si riporta che il Ministro si è soffermato sulla questione della gestione dei rifiuti, alla luce delle sanzioni europee inflitte all’Italia per la cattiva gestione dei rifiuti e della norma dello Sblocca Italia che prevede l’eventuale costruzione di nuovi inceneritori.

La gestione rifiuti a livello regionale
“Non sono un amico dei termovalorizzatori – ha detto Galletti ma sono nemico feroce della discarica: oggi le Regioni non mi assicurano di essere autosufficienti nella gestione dei rifiuti, di aumentare la differenziata e io devo fare i conti con la realtà”. “Non posso tollerare il fatto – ha affermato – che abbiamo già pagato 40 milioni di euro per le discariche abusive e stiamo pagando 120 mila euro al giorno di multe per la gestione dei rifiuti campani: non voglio mettere a rischio le tasse degli italiani per colpa di alcuni che non hanno mantenuto le promesse”. “Voglio un piano da parte di tutte le Regioni in cui mi assicurino che c’é una gestione corretta; se vengono con piani già approvati, con degli atti in cui si certifica che vanno verso la differenziata in modo talmente spedito che non hanno bisogno di termovalorizzatori, bene. Ma devono avere un piano approvato: io non mi fido più delle promesse”. “La realtà – ha concluso Galletti – è che abbiamo comuni con una differenziata altissima e altri da vergogna: basterebbe applicare le regole che ci sono già”.

Collegato Ambientale e Green Act
Nel suo intervento il Ministro ha poi accennato a due provvedimenti lungamente attesi: il Collegato ambientale, che “può essere approvato in Senato a breve e definitivamente entro l’anno”, e il Green Act, il piano eco-industriale del Paese: su quest’ultimo Galletti ha confermato che “non può non tenere conto del pacchetto europeo sull’economia circolare e dei risultati della Cop21 di Parigi. Siamo nella fase di confronto con associazioni e categorie, poi lo sottoporremo alla consultazione dei cittadini. Il Green Act ha una dimensione globale, per questo non ha fretta di venire alla luce”.

Il Piano contro il Dissesto Idrogeologico
Quanto al Dossier del M5S sul dissesto idrogeologico, il Ministro ha affermato che il Piano governativo contro il dissesto idrogeologico resta una priorità: ribadito l’intento di spendere meglio e più velocemente le risorse esistenti, aprendo oltre 1000 cantieri, Galletti ha però aggiunto: “Ma tutto questo non basta: il nostro Piano di prevenzione dura 7 anni e vale in tutto nove miliardi: è già stato finanziato per 650 milioni con un impegno a finanziarne altri 650, per un totale di 1,3 miliardi nei primi mesi del 2016”.

Redazione InSic

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