Riciclo rifiuti

Rifiuti: come calcolare gli obiettivi di riciclaggio?la guida UNI/PdR 132:2022

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UNI rende nota la pubblicazione della UNI/PdR 132:2022 “Linee guida per il monitoraggio e la verifica dei flussi di rifiuti urbani ai fini della rendicontazione per il calcolo degli obiettivi di riciclaggio”.

Si tratta di una Buona prassi “guida” per la rendicontazione e per il calcolo degli obiettivi di riciclaggio dei quantitativi dei rifiuti urbani, dalla raccolta fino al conferimento negli impianti di trattamento.

Elaborata dal Tavolo Tecnico “Tracciabilità dei rifiuti”, parte dalle buone pratiche adottate a livello volontario dalle associate a Utilitalia, la Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche, che figura fra gli autori insieme a ISPRA, operatori e associazioni del settore, CONAI e i consorzi di filiera.

È disponibile dall’8 settembre. Il 19 settembre un webinar Uni permetterà di comprendere le potenzialità della Prassi.

Obiettivi della UNI/PdR 132:2022

La Prassi permette di tracciare le quantità di rifiuti avviate a riciclaggio per il monitoraggio e la verifica del dato nel rispetto degli obiettivi europei del pacchetto Direttive “Economia Circolare”, che sono fissati sull’effettivo riciclaggio di quanto raccolto (65% entro il 2035) e non più sulla sola raccolta differenziata.

Perché la UNI/Psd 132/2022 è importante per il settore rifiuti?

“Per un effettivo recupero (o addirittura la creazione) di valore dai rifiuti urbani è necessario monitorare e tracciare i flussi, avere delle definizioni uniformi e degli indicatori condivisi (in parte obbligatori ma anche facoltativi) che diano credibilità all’informazione in piena sinergia con i metodi di calcolo e quantificazione stabiliti per legge; questa è la missione della UNI/PdR 132, importante tassello nelle attività di normazione UNI per l’economia circolare, alla quale nelle prossime settimane si aggiungerà la specifica tecnica UNI/TS 11820 sugli indicatori e metodi per la misurazione dei processi circolari nelle organizzazioni. La normazione supporta la Strategia Nazionale per l’Economia Circolare!”, dichiara Giuseppe Rossi, Presidente UNI.

A cosa serve la UNI/PdR 132:2022

Gli operatori della filiera potranno certificare la destinazione finale dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata e dare evidenza della loro corretta gestione ai propri utenti e a tutti gli stakeholder, in un’ottica di trasparenza, di applicazione delle migliori pratiche e di un miglioramento continuo.

Perché la misurazione degli obiettivi di riciclaggio è fondamentale?

La misurazione è fondamentale per migliorare la gestione dei rifiuti, ma anche per dare evidenza che l’impegno che i cittadini mettono in atto per conferire i propri scarti deve essere supportato da un modello di gestione industriale, l’unico in grado di garantire ai rifiuti, nel rispetto della gerarchia europea, un’effettiva seconda vita”.

Destinatari della UNI/PdR 132:2022

I destinatari/beneficiari della Prassi sono tutti i soggetti che fanno parte dell’intera filiera – dagli impianti di trattamento ai consorzi obbligatori, fino agli enti di controllo e alle Autorità di settore – per tutte le fasi di controllo e di monitoraggio dei dati.

“Con questo lavoro – commenta il Vicepresidente di Utilitalia, Filippo Brandolini – la Federazione ha inteso offrire un punto di riferimento che possa essere utilizzato dal settore nella sua interezza per raggiungere gli obiettivi dell’economia circolare.

Cosa contiene la Prassi UNI Pdr 132/2022 sulla rendicontazione dei rifiuti

La prassi di riferimento traccia la gestione dei flussi dei rifiuti urbani, dalla raccolta fino al conferimento presso impianti/soggetti terzi, che operano nella filiera del trattamento con la produzione di materie prime seconde/prodotti o rifiuti attraverso operazioni di riciclaggio, di recupero energetico o di smaltimento finale. Ciò nell’ottica di avviare un percorso che permetta di ottenere una certificazione di parte terza dei processi.

Per quale rendicontazione è applicabile la UNI pdr 132?

Essa potrà costituire un riferimento per il monitoraggio e la verifica del dato ai fini della rendicontazione degli obiettivi di cui al D.lgs. 152/2006 e al D.lgs. 118/2020, a beneficio dell’intera filiera (produttori di rifiuti, gestori del ciclo, impianti di trattamento, consorzi ed enti di controllo). Il perimetro di riferimento minimo è quello delle attività direttamente esercitate dalle aziende di gestione del ciclo integrato dei rifiuti.

Tale attività può arrivare al trattamento finale o ai punti di cessione a impianti/soggetti terzi.

Per maggiori informazioni, consultare la pagina UNI: Rifiuti: calcolo degli obiettivi di riciclaggio – UNI – ENTE ITALIANO DI NORMAZIONE

Rendicontazione dei rifiuti: gli obiettivi dell’Europa nel Pacchetto Economia circolare

Ricordiamo che tra gli obiettivi delle nuove direttive del Pacchetto Economia circolare, è previsto il riciclo entro il 2025 per almeno

  • il 55% dei rifiuti urbani (60% entro il 2030 e 65% entro il 2035)
  • smaltimento in discarica (fino ad un massimo del 10% entro il 2035)
  • il 65% degli imballaggi dovrà essere riciclato entro il 2025 e il 70% entro il 2030.
  • I rifiuti tessili e i rifiuti pericolosi delle famiglie (come vernici, pesticidi, oli e solventi) dovranno essere raccolti separatamente dal 2025 e
  • dal 2025, i rifiuti biodegradabili dovranno essere obbligatoriamente raccolti separatamente o riciclati a casa attraverso il compostaggio.
  • discariche: limite alla quota di rifiuti urbani da smaltire a un massimo del 10% entro il 2035.

Tracciabilità di rifiuti: come gestirla e realizzarla?

Nella Prassi si fa riferimento alla tracciabilità dei rifiuti, ai fini della loro rendicontazione. Per orientarsi sulla tracciabilità dei rifiuti alla luce delle ultimissime evoluzioni della normativa ambientale e dei rifiuti suggeriamo il Corso organizzato da Istituto Informa su:

  • Il Volume EPC:

La gestione documentale e la tracciabilità dei rifiuti

Sassone Stefano
Libro
Edizione: ottobre 2021 (III ed.)

Pagine: 304
Formato: 150×210 mm

Redazione InSic

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