Camera dei Deputati

Rotta: “Indispensabile investire nell’economia circolare dei rifiuti”

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Riportiamo di seguito alcune dichiarazioni della Presidente della Commissione Ambiente della Camera Alessia Rotta sulle più recenti criticità ambientali che attraversa il nostro Paese.
Riportiamo le dichiarazioni sui più importanti temi ambientali: dalle situazioni emergenziali alle prospettive di sviluppo sostenibile fino al nodo dei cambiamenti climatici, mobilità sostenibile ed alle sfide aperte in Europa e nel mondo.

• Circular Economy: indispensabile investire sull’economia circolare – 23/11/2020

E’ indispensabile investire sull’economia circolare dei rifiuti. E per farlo serve un cambiamento prima di tutto culturale”, così Alessia Rotta, ieri, 23 novembre all’evento web “Circular Economy: quale strategia per imprese, Ue, Governo e Parlamento“.“Oggi, come ci dice REF Ricerche, ci sono 2,1 milioni di tonnellate di rifiuti da avviare a recupero energetico o smaltimento e 14 regioni in deficit, costrette a portare fuori confini regionali i rifiuti urbani per lo smaltimento. Numeri eccessivi che chiedono un nuova strategia nazionale per la loro gestione, cogliendo anche le opportunità legate ai nuovi fondi europei e al Programma nazionale che deve necessariamente dettagliare al meglio gli incentivi e le penalità per le regioni, anche monitorando fino ad esercitare poteri sostitutivi per gli enti inadempienti. Nei casi di conclamata carenza di competenze tecniche e organizzative, potrebbe anche essere messa a disposizione, in un’ottica di sussidiarietà, una apposita struttura con competenze mutuate da ISPRA

In particolare, ha aggiunto la presidente Rotta, “fondamentale per l’implementazione dell’economia circolare, è aumentare la qualità della raccolta differenziata con finalità di riciclo. Inoltre, la realizzazione dell’impiantistica, come definito dal Programma nazionale rifiuti a cui il ministero dell’Ambiente sta lavorando coinvolgendo Regioni, Comuni e Ispra. Necessario intervenire anche sull’accelerazione dell’iter per la cessazione della qualifica di rifiuto e per la creazione del mercato di sbocco con i Criteri Ambientali Minimi (CAM), citati a livello europeo come best practice dell’economia circolare italiana”.

• Bonus bici: le criticità

Roma, 3 novembre 2020 – “Il Bonus Bici è una misura interessante, popolare e, dunque, molto attesa. Per questo dispiace registrare come il metodo di erogazione del rimborso abbia mostrato gravi disfunzionalità che hanno penalizzato molti consumatori.” E’ quanto dichiarato da Alessia Rotta sui problemi registrati stamani per accedere al Bonus bici tramite sistema “Click day”.

Bonus bici: click day strumento inefficace

“Mi pare evidente – spiega Rotta – che il “click day” sia un sistema inefficace, aleatorio che affida alla fortuna la possibilità di accedere al bonus. A ciò si aggiunga come, a causa del numero straordinario di contatti, il sito sia andato immediatamente in tilt. Purtroppo, non è la prima volta; parliamo di un sistema che, ogni volta che è stato utilizzato, ha mostrato problemi e si è rivelato caotico e inefficiente. In questo modo si penalizzano i cittadini che hanno mostrato grande interesse per la misura: i tantissimi accessi, infatti, dimostrano chiaramente che c’è una grande voglia di investire, soprattutto grazie alle agevolazioni, sulla mobilità sostenibile acquistando bici, e-bike, monopattini e scooter elettrici. Questo significa che possiamo sostenere consumi che aiutino realmente a cambiare la qualità dell’aria e della vita nelle nostre città.”

Bonus bici: verso nuove modalità di erogazione?

“Credo, dunque, sia necessario trovare nuove modalità di erogazione che non irritino gli utenti e, soprattutto, non gli facciano perdere fiducia nella capacità delle istituzioni di gestire i processi legati all’erogazione delle agevolazioni. So bene che le risorse sono limitate ma ciò non può impedire di trovare modalità di erogazione più giuste e razionali. Poiché il bonus sarà rifinanziato è necessario intervenire ora. Non è possibile che sia la dea bendata a decidere chi riceve il bonus e chi no.”
“Mi auguro dunque – conclude Rotta – che si trovino nuovi strumenti per garantire una risposta positiva a tutti coloro che hanno acquistato un mezzo ecosostenibile e che, successivamente, si preveda un nuovo programma di incentivi che sia per quantità delle risorse a disposizione e per le modalità di assegnazione più funzionale. Il click day non lo è.”

• Clima, Rotta: “Rivoluzione ecologica per prevenire i disastri ambientali”

“Anche l’ONU certifica una verità che non possiamo più nasconderci: i cambiamenti climatici stanno facendo aumentare anno dopo anno i disastri ambientali. Questo testimonia l’esigenza, non più procrastinabile, di un cambiamento profondo sia nel nostro sistema economico che nei nostri modelli di vita. È cioè necessario che la compatibilità ambientale diventi il criterio guida di ogni scelta”, così Alessia Rotta, presidente della Commissione Ambiente della Camera, commenta lo studio delle Nazioni Unite sulla relazione fra cambiamenti climatici e sciagure ambientali.

“Oggi in Europa e in Italia abbiamo di fronte a noi una grande occasione per avviare una vera rivoluzione ecologica basata sul concetto di sostenibilità – conclude la presidente Rotta – perché uno dei capisaldi essenziali dei progetti che saranno finanziabili con Next Generation EU sarà proprio quello della sostenibilità ambientale. Ed è questo criterio che la Commissione Ambiente pone come principio valutativo di tutti i progetti su cui l’Italia chiederà risorse alla UE”.

• Maltempo e situazioni emergenziali: Rotta, necessari interventi strutturali per superare la logica emergenziale

“È evidente che la drammatica emergenza che il maltempo pone di nuovo di fronte a noi ci impone una seria riflessione sia sull’ oggi, sia sul futuro” così la Presidente della Commissione Ambiente della Camera, Alessia Rotta, interviene sul dissesto idrogeologico che ha prodotto nuovi disastri e nuove vittime in tante parti d’ Italia.
“Nello specifico – spiega Rotta – è positivo che il governo abbia immediatamente deciso di muoversi per sostenere le aree e le regioni colpite dal maltempo. Così come è significativo che il Parlamento abbia già deciso che delibererà le necessarie risorse per il risarcimento dei danni nei luoghi colpiti dal maltempo che non sono ricompresi nel monte spesa per la fase emergenziale. Quello che però ci serve adesso è un decisivo cambio di passo per uscire definitivamente dalla logica emergenziale”.

Rotta: necessario presentare in maniera celere e certa progetti esecutivi e cantierabili

“Il nodo vero – aggiunge la Presidente – è mettere in grado gli enti pubblici, locali, regionali e nazionali. di poter presentare in maniera celere e certa progetti esecutivi e cantierabili. Troppo spesso notiamo, anche dai rilievi della Corte dei Conti, una preoccupante discrepanza fra le risorse disponibili e le risorse effettivamente spese e spendibili. Dobbiamo quindi costruire un sistema virtuoso in cui gli investimenti pubblici messi a disposizione siano effettivamente utilizzabili e non rimangano solo sulla carta. Questa scelta politica fa fatta ora, senza ritardi o incertezze, perché ci troveremo ad affrontare una situazione eccezionale anche grazie alle ingenti risorse che arriveranno dall’Unione Europea con il Recovery Fund”.
“Progetti seri, piani certi, chiarezza nelle responsabilità e assoluta concretezza – conclude Rotta – sono le misure di cui abbiamo assoluto bisogno qui e ora, perché abbiamo di fronte a noi una grande occasione per attivare finalmente interventi strutturali volti non solo a mettere in sicurezza il nostro Paese, ma anche a disegnare un nuovo modello di sviluppo basato sul rispetto dell’ambiente”.

• Green, Rotta: “Nel post Covid o la rinascita sarà verde o non ci sarà nessuna ripresa”

“Dobbiamo abbracciare, assieme agli altri partner europei, un nuovo modello di sviluppo verde che consegni alle generazioni future un Paese resiliente alle minacce climatiche e naturali e capace di trasformare i momenti di crisi, come quello attuale, in opportunità di crescita equa e sostenibile.
È un percorso verso un Green New Deal in cui però sarà di fondamentale importanza il costante dialogo tra Parlamento, Governo, regioni, autonomie territoriali, imprese e associazioni di settore affinché nei prossimi anni il traguardo dell’economia circolare – che non è più un’opzione ma una necessità – possa essere concretamente raggiunto. Perché la nostra rinascita come Italia e come Europa o sarà verde o non sarà” così la Presidente della Commissione Ambiente della Camera Alessia Rotta al Forum Internazionale PolieCo sull’Economia dei Rifiuti dedicato a “Ambiente ed economia oltre il Covid-19” in programma a Napoli oggi e domani.

Rotta: Il recupero dei materiali e la sostituzione delle materie prime vergini con materie prime seconde è un punto fondamentale dell’economia circolare

“Il recupero dei materiali e la sostituzione delle materie prime vergini con materie prime seconde provenienti da filiere di recupero – ha spiegato la Presidente Rotta – è un punto fondamentale dell’economia circolare ed è qui che si sviluppa il lavoro di Polieco ispirato a un principio fondamentale che oramai è una chiara necessità per tutti. Perché oramai è chiaro che con l’attuale sistema di gestione dei rifiuti non si può andare avanti dato che oltre a danneggiare l’ambiente, penalizza le tasche dei cittadini. I rifiuti non possono essere più considerati un problema, ma una risorsa industriale ed economica”.
“Adesso però non si tratta più di spendere parole, ma di realizzare progetti e interventi- aggiunge la deputata Rotta – al fine di combattere l’esportazione illegale di rifiuti in plastica così da salvaguardare l’ambiente, la salute e anche la concorrenza leale, e di considerare la plastica non un rifiuto da bruciare o scaricare in discarica o peggio ancora abbandonare in strada o per mare, ma un bene, una risorsa”.

Rotta: “serve un piano nazionale interregionale sull’impiantistica, un sostegno al mercato del materiale rigenerato, e uno stop alla termovalorizzazione dei rifiuti plastici”

“Per fare questo – conclude la Presidente della Commissione Ambiente della Camera – serve un piano nazionale interregionale sull’impiantistica, un sostegno al mercato del materiale rigenerato, e uno stop quindi a sistemi che favoriscono l’invio alla termovalorizzazione dei rifiuti plastici che invece vanno destinati a nuova vita. E’ una strada che possiamo e dobbiamo imboccare perché l’Italia avrà a disposizioni ingenti risorse dal Next Generation Ue . Infatti, come stabilito dalla Commissione europea, il 37% delle risorse del programma Next Generation EU dovrà essere destinato a investimenti per la transizione verde, in coerenza con gli obiettivi europei della neutralità climatica al 2050 e della riduzione delle emissioni del 55% al 2030”.

Redazione InSic

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