Scambio quote emissioni: nuovo pacchetto di misure UE

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La Commissione europea ha presentato ieri, 20 luglio, un pacchetto di misure per accelerare la transizione verso la riduzione delle emissioni di carbonio in Europa in tutti i settori dell’economia. La proposta dello scorso anno per la revisione del sistema di scambio delle quote di emissione dell’UE (ETS) e le proposte legislative di oggi connesse al clima non solo guideranno la transizione dell’Europa verso un’economia a basse emissioni di carbonio, ma risponderanno anche agli impegni presi dai paesi dell’Unione europea nell’ambito dell’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.

Campo di applicazione delle misure previste
La Commissione comincerà a lavorare sul piano di azione per la mobilità a basse emissioni al fine di presentare le rimanenti iniziative senza ritardi. Entro la fine dell’anno, la Commissione intende inoltre presentare ulteriori iniziative in materia di energie rinnovabili, efficienza energetica e mercato interno dell’energia, che formano parte della strategia dell’Unione dell’energia.
Nel pacchetto di misure previste, vengono stabiliti principi guida chiari ed equi per gli Stati membri, affinché possano prepararsi per il futuro e mantenere la competitività dell’UE. Ciò è fondamentale per l’Unione dell’energia e per una politica lungimirante in materia di cambiamenti climatici. Le proposte europee presentano obiettivi annuali vincolanti per gli Stati membri in materia di emissioni di gas a effetto serra per il periodo 2021-2030 nei settori dei trasporti, dell’edilizia, dell’agricoltura, dei rifiuti, dell’uso del suolo e della silvicoltura, in quanto fattori che contribuiscono all’azione dell’UE per il clima.
Queste proposte coinvolgono tutti gli Stati in quanto saranno in prima linea nel decidere le modalità di attuazione delle misure intese a conseguire l’obiettivo concordato per il 2030.

Investimenti
Nell’UE sono già state avviate delle attività per allineare investimenti privati con gli obiettivi in materia di clima e di efficienza delle risorse Oltre il 50% degli investimenti approvati finora riguarda aspetti pertinenti al clima. Il Fondo europeo per gli investimenti strategici, in quanto parte del piano di investimenti per l’Europa, è prossimo al conseguimento dell’obiettivo di mobilitare almeno 315 milioni di EUR per investimenti supplementari nell’economia reale entro la metà del 2018. Inoltre, la Commissione si adopera per garantire che la spesa di bilancio dell’UE sia allineata con gli obiettivi in materia di clima. Almeno il 20% dell’attuale bilancio dell’UE è esplicitamente connesso al clima.

Contesto di riferimento
Nell’ottobre 2014 i capi di Stato o di governo dell’UE hanno stabilito un obiettivo vincolante che prevede la riduzione delle emissioni nazionali in tutti i settori dell’economia di almeno il 40% entro il 2030 rispetto al 1990. È opportuno che tutti i settori dell’economia contribuiscano al conseguimento di tale riduzione. Al fine di raggiungere tale obiettivo in modo efficace sotto il profilo dei costi, i settori dell’industria e dell’energia inclusi nel sistema di scambio delle quote di emissione dell’UE (ETS) dovranno ridurre le emissioni del 43% entro il 2030 rispetto al 2005. Altri settori dell’economia quali trasporti, edilizia, agricoltura, rifiuti, uso del suolo e silvicoltura dovrebbero ridurre le emissioni del 30% entro il 2030 rispetto al 2005.

Redazione InSic

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