Stanziati dal CIPE 700 milioni contro frane e alluvioni

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#italiasicura l’unità di missione contro il dissesto costituita a Palazzo Chigi comunica sul suo portale lo stanziamento da parte del CIPE di 700 milioni di euro facenti parte di un piano stralcio del valore complessivo di 1,1 miliardi di euro per la riduzione del rischio idrogeologico nelle aree urbane.



“Una svolta, molto concreta, con soldi veri, la prima nella lunga storia del dissesto in Italia che ci permette di poter e finalmente iniziare l’opera di prevenzione da frane e alluvioni. Per il contrasto al dissesto idrogeologico, il Governo ha stanziato 700 milioni di euro immediatamente disponibili e spendibili (600 milioni per 156 interventi nelle 14 città metropolitane e 100 milioni per il fondo progettazioni). Da Genova a Milano, da Firenze a Roma, da Cagliari a Messina, partiranno tutti i progetti oggi immediatamente cantierabili. A fine marzo con l’approvazione del collegato ambientale saranno disponibili altri 400 milioni per un’altra serie di opere attese da decenni, alcune anche da 48 anni”. Così Erasmo D’Angelis, Coordinatore della Struttura di missione di Palazzo Chigi #italiasicura contro il dissesto idrogeologico sulla delibera odierna del CIPE sul “Piano stralcio di interventi prioritari, tempestivamente cantierabili, per le aree urbane”.

I primi 700 milioni di euro stanziati dal CIPE sono parte di un piano stralcio del valore di 1,1 miliardi di euro per la riduzione del rischio idrogeologico nelle aree urbane e si inserisce, a sua volta, nel più ampio piano nazionale 2015-2020, composto da un lungo elenco di circa 7 mila opere per un fabbisogno stimato per 20.5 miliardi, il 90% delle quali ancora da progettare o con progetti ancora molto lontani dal cantiere, che verrà finanziato con i fondi Coesione e sviluppo del ciclo 2014-20, fondi regionali ed europei. Interventi strutturali come canali scolmatori o casse di espansione accanto a opere di rinaturalizzazione come quelle dei “contratti di fiume” di lungo periodo.

L’avanzamento delle opere, inoltre, sarà sottoposto a un rigido monitoraggio da parte del Governo e la Struttura di missione ha già avviato un accordo con l’Autorità anticorruzione, guidata dal dottor Raffaele Cantone. La novità assoluta europea è il controllo popolare: ogni cittadino potrà verificare lo stato di avanzamento di ogni cantiere dal sito italiasicura.governo.it. I finanziamenti verranno affidati ai Presidenti delle Regioni, nella loro veste di Commissari di Governo che dovranno rispettare il cronoprogramma presentato.

“Finalmente c’è un percorso chiaro, ci sono le regole condivise, i criteri e soprattutto le risorse economiche. Nessuno ha la bacchetta magica ma il risultato raggiunto – ha concluso D’Angelis – è la risposta migliore al dolore di tanti italiani che hanno subito danni e tutta la pubblica amministrazione da oggi si infila gli stivali di gomma per toglierseli al collaudo delle opere”.

Redazione InSic

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