L’articolo che proponiamo in allegato, di Marco Michelli e Massimo Ammendola (Direttore Responsabile del periodico “Città Future) parte dalla nuova regolamentazione approvata dal Governo con DL 10 dicembre del 2013 n.136, convertita in Legge 6 febbraio 2014 n.6 e ripercorre a ritroso le origini di un disastro ambientale che dura ancora nel tempo.
La nuova regolamentazione approvata con Legge 6/2014 riporta la mappatura delle aree inquinate in Campania, impone lo screening sanitario gratuito per i residenti dei comuni interessati, l’introduzione del reato di combustione illecita dei rifiuti, la possibilità di utilizzare l’esercito e, per il caso Ilva di Trapani, la facoltà per il commissario straordinario di aumentare il capitale sociale per il pagamento dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia).
Ma accanto alla regolamentazione, sono riemerse le inquietanti notizie dei decessi di minori colpiti da tumori o neoplasie, in una percentuale che è abnorme rispetto al resto della nazione e per molti dovuta in particolare alle inalazioni dei gas delle sostanze tossiche che vengono disperse nei roghi, divenuti ormai quotidiani (sono il principale motivo di inquinamento ambientale in Campania: 4mila solo nel 2012 secondo Legambiente).
L’articolo ripercorre, quindi,la storia della Terra dei fuochi, il problema dei rifiuti tossici, affrontando anche il difficile capitolo degli “inceneritori” e indicando le prove scientifiche del disastro fornite dagli USA e nel Rapporto Sebiorec, uno dei più imponenti studi epidemiologici con biomarcatori mai fatti in Italia.
Riferimenti:
Terra dei fuochi: viaggio alle origini del disastro ambientale
InSic/Ambiente&Sicurezza sul Lavoro
Allegati
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