La Regione Toscana ha approvato il Decreto del Presidente della Giunta n. 66/R dell’11 novembre 2014, “Modifiche al regolamento emanato con decreto del Presidente della Giunta regionale 8 settembre 2008, n. 46/R (Regolamento di attuazione della legge regionale 31 maggio 2006, n. 20 “Norme per la tutela delle acque dall’inquinamento”)”, in materia di allevamenti ovini ed utilizzazioni agronomiche.
Il provvedimento ha come obiettivo quello di fornire una maggiore e migliore coerenza interna alla disciplina della tutela delle acque dall’inquinamento, prevedendo alcune modifiche al vigente regolamento dando anche delle precisazioni in merito ad alcuni dubbi interpretativi che erano nati durante il suo periodo di attuazione.
Infatti, con questo Decreto, la regione Toscana ha introdotto delle specifiche disposizioni per lo stoccaggio dei materiali inerenti. Il provvedimento si è occupato, fra l’altro della platea, con lo scopo di soddisfare le esigenze degli allevamenti ovini con produzione di azoto al campo inferiore a 3000 chilogrammi l’anno in zone non vulnerabili e 600 chilogrammi in zone vulnerabili da nitrati.
Inoltre, ha stabilito che qualora i gestori degli impianti non vogliano avvalersi dell’autorizzazione unica ambientale, i termini e le modalità di presentazione delle comunicazioni in merito all’utilizzazione agronomica, (AUA), stabilendo che la comunicazione debba essere indirizzata allo sportello unico delle attività produttive (SUAP).
Infine, ha programmato la durata dell’eventuale comunicazione di utilizzazione agronomica, riadattando il regolamento regionale alle disposizioni prevista dal decreto ministeriale 7 aprile 2006 (Criteri e norme tecniche generali per la disciplina regionale dell’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento), offrendo anche la possibilità, di inviare, la comunicazione per l’utilizzo degli effluenti zootecnici al comune, con scadenza temporale fino a un massimo di cinque anni , se i suoi contenuti non hanno subito modifiche sostanziali.
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