Normativa ambientale

Legge di Bilancio 2023: le novità per la tutela ambientale in Italia

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Nella MANOVRA 2023, LEGGE 29 dicembre 2022, n. 197 (Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025 in vigore dal 1° Gennaio 2023, l’Articolo 1 riporta dal comma 685, diverse “Misure in materia ambientale” (sotto il quadro completo).

Vediamo le principali di interesse per le imprese e l’ambiente soprattutto in materia di imballaggi e rifiuti, oltre che di gestione delle acque e delle reti fognarie.

Credito d’imposta per l’acquisto di materiali riciclati provenienti dalla raccolta differenziata

L’Articolo 1 della Manovra 2023, ai commi da 685 a 690 ripropongono, per gli anni 2023 e 2024, un credito d’imposta, nella misura del 36 %delle spese sostenute ed entro il limite di 20.000 euro per ciascun beneficiario, per l’acquisto di materiali riciclati precedentemente introdotto dalla legge di bilancio 2019 (commi 685, 686 e 687). Quanto alla disciplina del credito d’imposta: si rinvia a un decreto ministeriale la specificazione dei requisiti tecnici (comma 690).

Rifinanziamento del credito di imposta per 10 milioni

In particolare, il comma 685 dispone il rifinanziamento del credito di imposta di cui all’articolo 1, comma 73 della legge di bilancio 2019 (legge n. 145 del 2018), con una dotazione di ulteriori euro 10 milioni per l’anno 2023 per assicurare la copertura alle istanze pervenute a seguito dell’avviso emanato con decreto Ministro della transizione ecologica 14 dicembre 2021, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 33 del 9 febbraio 2022.

Obiettivo del rifinanziamento del credito di imposta

La detrazione ha l’obiettivo di incrementare il riciclaggio delle plastiche miste e degli scarti non pericolosi dei processi di produzione industriale e della lavorazione di selezione e di recupero dei rifiuti solidi urbani, in alternativa all’avvio al recupero energetico, nonché al fine di ridurre l’impatto ambientale degli imballaggi e il livello di rifiuti non riciclabili derivanti da materiali da imballaggio.

Imballaggi: credito di imposta per gli acquisti prorogato nel 2023

Il comma 686 della Legge di Bilancio 2023 riproduce il testo della disposizione originaria (articolo 1, comma 73 della legge di bilancio 2019, che limitava il beneficio agli anni 2019 e 2020), riconoscendo, per ciascuno degli anni 2023 e 2024, un credito d’imposta nella misura del 36 per cento delle spese sostenute (e documentate) dalle imprese per gli acquisti di:

  • prodotti realizzati con materiali provenienti dalla raccolta differenziata degli imballaggi in plastica;
  • imballaggi biodegradabili e compostabili secondo la normativa UNI EN 13432:2002 o derivati dalla raccolta differenziata della carta e dell’alluminio.

Analogamente a quanto previsto dall’articolo 1, comma 74, della legge di bilancio 2019, il comma 687 stabilisce che il credito d’imposta di cui al comma 2 è riconosciuto fino a un importo massimo annuale di euro 20.000 per ciascun beneficiario, nel limite massimo complessivo di 5 milioni di euro annui per gli anni 2024 e 2025.

Certificazioni sulla natura ecosostenibile dei prodotti

Il comma 690 della Manovra 2023 rinvia a un decreto del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, di concerto con il Ministro delle imprese e del made in Italy e con il Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, la definizione dei:

  • requisiti tecnici e delle certificazioni idonee ad attestare la natura ecosostenibile dei prodotti e degli imballaggi secondo la vigente normativa europea e nazionale e in coerenza con gli obiettivi di riciclaggio di materiali da imballaggio come da allegato E parte IV del decreto legislativo n. 152 del 2006 (Norme in materia ambientale),
  • criteri e modalità di applicazione e di fruizione del credito d’imposta di cui ai commi da 686 a 688 del presente articolo, anche al fine di assicurare il rispetto dei limiti di spesa annui di cui al comma 687 del presente articolo.

Finanziamento del Programma MangiaPlastica

Il comma 691, al fine di contenere la produzione di rifiuti in plastica attraverso l’utilizzo di eco-compattatori, prevede il rifinanziamento del fondo denominato “Programma sperimentale Mangiaplastica”, per un importo di 6 milioni di euro per l’anno 2023 e di 8 milioni di euro per l’anno 2024.

Il fondo fu istituito con il DL Clima prevedendo incentivi ai comuni che installano eco-compattatori per la riduzione dei rifiuti in plastica, (dotazione complessiva di 27 milioni di euro per il periodo 2019-2024);

In virtù del rifinanziamento operato dalla norma in esame, le risorse per il 2023 risultano pari a 10 milioni per ciascuno degli anni 2023 e 2024.

Acque reflue: fondi per interventi sui sistemi fognari

L’articolo 1 della Legge Finanziaria 2023, ai commi 692 e 693, prevede una autorizzazione di spesa di

  • 10 milioni di euro nel 2023,
  • 20 milioni di euro nel 2024,
  • 30 milioni di euro nel 2025 e di
  • 50 milioni di euro nel 2026

 a favore del Commissario unico per la depurazione al fine di garantire la dotazione finanziaria necessaria per la realizzazione degli interventi sui sistemi fognari e depurativi volti a dare esecuzione alle sentenze di condanna della Corte di giustizia dell’Unione europea sul trattamento delle acque reflue urbane.

Istituto il Fondo per il Consumo del suolo

I commi 695 e 696 della Legge Finanziaria 2023 istituiscono, nello stato di previsione del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, il “Fondo per il contrasto al consumo di suolo” con l’assegnazione di uno stanziamento complessivo di 160 milioni di euro per gli anni 2023-2027.

Legge Finanziaria 2023: tutte le disposizioni in materia ambientale

  • Articolo 1, commi da 685 a 690 (Credito d’imposta per l’acquisto di materiali riciclati provenienti dalla raccolta differenziata)
  • Articolo 1, comma 691 (Rifinanziamento Programma sperimentale Mangiaplastica)
  • Articolo 1, commi 692 e 693 (Finanziamenti per interventi in materia di acque reflue oggetto delle sentenze di condanna della Corte di giustizia dell’Unione europea)
  • Articolo 1, comma 694 (Bonifica area Trento Nord)
  • Articolo 1, commi 695 e 696 (Fondo per il contrasto al consumo di suolo)
  • Articolo 1, comma 697 (Interventi prevenzione dissesto idrogeologico Regione Calabria)
  • Articolo 1, commi 698-700 (Rafforzamento delle capacità operative delle Autorità di bacino distrettuali).

Per approfondire sulla normativa ambientale e sul Codice dell’Ambiente

  • InSic suggerisce fra i volumi di EPC Editore il corso di formazione di Istituto Informa sul Testo Unico Ambiente.

La gestione documentale e la tracciabilità dei rifiuti
Sassone Stefano
Libro
Edizione: ottobre 2021 (III ed.)

  • InSic suggerisce il seguente corso di formazione realizzato da Istituto Informa per i professionisti, consulenti ed operatori dell’ambiente.

Testo Unico Ambiente: corso di formazione sulla normativa ambientale aggiornata

Il Testo Unico Ambientale (TUA) dopo i decreti correttivi
24 Crediti formativi (CFP) CNI
INFORMA- Roma

Prof. Ing. Francesco LOMBARDI
Professore Associato di Ingegneria Sanitaria Ambientale Università di Roma Tor Vergata; Docente di impianti trattamento rifiuti e gestione degli Impianti Sanitari Ambientali

Dott. Andrea PEGAZZANO
Esperto tutela ambientale, Autorità di Bacino del Fiume Po

Magistrato del Tribunale, esperto nelle tematiche trattate

Redazione InSic

Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell'ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore