Lo sottolinea il ministro nella Conferenza di presentazione,auspicando una rapida approvazione del Piano in Conferenza unificata in vista della presentazione “ufficiale” tra la fine di aprile e l’inizio di maggio.
“Abbiamo cercato di rispettare gli impegni – ha aggiunto il ministro – perché ci sembrava il minimo che si dovesse a questo territorio e vorrei proprio che venga trovata un’occasione adeguata in cui dare conto di un lavoro comune che è stato fatto”.
Sul tavolo anche la proposta di istituire “un tavolo di confronto semestrale all’Istituto Superiore di Sanità sull’attuazione del piano.
E dal portale istituzionale il ministro ha reso nota la pubblicazione del Piano, inteso come “una risposta operativa ad una vicenda sulla quale a livello nazionale era sceso l’oblio”.
Il ministro ha poi ricordato che l’Italia è diventata punto di riferimento dell’Unione per l’organizzazione di una rete europea per la lotta alle malattie correlate all’amianto; sebbene il nostro Paese ne ha bandito la produzione così non è in altre parti del mondo dove di amianto si continua a morire.
Riguardo alle risorse il Ministro Balduzzi ha rilevato che esse “devono essere utilizzate in modo coordinato. Ciò è indispensabile soprattutto per vincere la partita della ricerca. Negli ultimi decenni non si sono fatti molti passi avanti nella lotta alle malattie asbesto-correlate e occorre una svolta. Ma per arrivare al risultato bisogna far lavorare insieme tutti coloro che sono competenti in materia, naturalmente non solo a livello nazionale, ma anche internazionale, attraverso più approfondite ricerche di prospettiva sia per quanto riguarda la diagnosi, sia per quanto riguarda la terapia”.
Il Piano presentato ha durata biennale, è finanziato dal ministero della Salute e si compone di quattro unità operative, che si occuperanno rispettivamente di ambiente, epidemiologia, diagnosi e cura.
Il Piano scaturisce dalle presentazioni, dalle discussioni e dalle istanze rappresentate in
preparazione e nel corso della Conferenza governativa sull’Amianto,svoltasi a Venezia il 22-24 novembre 2012, e contiene la descrizione degli obiettivi e delle principali linee di attività che guideranno l’azione di tutti i soggetti coinvolti nella gestione della materia nei prossimi anni.
Gli obiettivi e le azioni afferiscono a tre macro aree relative a:
-tutela della salute;
– tutela dell’ambiente;
– aspetti di sicurezza del lavoro e previdenziali.
È prevista una revisione del Piano che sarà oggetto della prossima Conferenza governativa che sarà organizzata entro tre anni.
Per approfondire
In occasione della presentazione del Piano Nazionale Amianto, la rivista Ambiente&Sicurezza sul lavoro ha intervistato il ministro Balduzzi, approfondendo le conclusioni della Conferenza governativa e le linee d’azione per il futuro contenute nel documento programmatico del ministero.
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