Interferenti endocrini: una strategia UE per la tutela di ambiente e cittadini

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La Commissione ha adottato il 7 novembre una comunicazione che ribadisce l’impegno a proteggere i cittadini e l’ambiente dalle sostanze chimiche pericolose e come intende garantire che l’approccio dell’UE sia sempre il più moderno e adeguato allo scopo a livello globale.
La Commissione tiene in tal modo fede all’impegno assunto l’anno scorso, durante il lavoro con gli Stati membri sui criteri per l’identificazione degli interferenti endocrini negli ambiti dei pesticidi e dei biocidi, risponde alle preoccupazioni espresse dal Parlamento europeo e dal Consiglio e dà seguito al settimo programma d’azione per l’ambiente.

La Commissione aggiorna il suo approccio per gli anni a venire, avvalendosi delle conoscenze sempre più ampie, dell’esperienza acquisita e dei risultati ottenuti nei venti anni trascorsi dall’adozione della strategia comunitaria sugli interferenti endocrini.
L’approccio strategico dell’UE agli interferenti endocrini continuerà a basarsi fermamente sulla scienza e sull’applicazione del principio di precauzione. I suoi obiettivi sono:
ridurre al minimo la nostra esposizione complessiva agli interferenti endocrini, prestando particolare attenzione a periodi importanti della vita come la gravidanza e la pubertà;
accelerare lo sviluppo di una solida base di ricerca al servizio di processi decisionali efficaci e lungimiranti nel contesto di Orizzonte Europa, utilizzando le ricerche disponibili e prestando particolare attenzione ai settori che presentano lacune delle conoscenze;
promuovere un dialogo attivo che permetta a tutti i portatori di interessi di essere ascoltati e di lavorare insieme. In tale contesto, la Commissione organizzerà un forum a cadenza annuale sugli interferenti endocrini e intensificherà il sostegno all’attività delle organizzazioni internazionali.

La Commissione si appresta ad avviare per la prima volta un esame complessivo della legislazione applicabile agli interferenti endocrini, mediante un controllo dell’adeguatezza che utilizzerà i dati già raccolti e analizzati. Senza porre in discussione l’approccio generale dell’UE, basato su elementi scientifici, alla gestione delle sostanze chimiche, il controllo dell’adeguatezza esaminerà la legislazione attuale per verificare se essa realizzi effettivamente gli obiettivi di protezione della salute umana e dell’ambiente. Il controllo dell’adeguatezza comprenderà anche una consultazione pubblica.

La comunicazione adottata delinea inoltre le iniziative attualmente all’esame della Commissione al fine di garantire che l’attuazione delle politiche esistenti in materia di interferenti endocrini realizzi appieno il loro potenziale. Ciò comprende l’identificazione degli interferenti endocrini, il miglioramento della comunicazione lungo le catene di approvvigionamento con l’utilizzo delle schede di dati di sicurezza stabilite dal regolamento REACH e il maggiore ricorso alla valutazione scientifica degli interferenti endocrini tramite ulteriori misure di regolamentazione.

Contesto
Gli interferenti endocrini sono sostanze chimiche che alterano il funzionamento del sistema ormonale e pregiudicano pertanto la salute degli esseri umani e degli animali.
Le preoccupazioni destate dagli interferenti endocrini sono in costante aumento dagli anni ’90. In seguito all’adozione, da parte del Parlamento europeo, di una risoluzione sulle sostanze chimiche dannose per il sistema endocrino nel 1998, la Commissione ha adottato la strategia comunitaria in materia di sostanze che alterano il sistema endocrino nel dicembre del 1999, da allora portata avanti attraverso azioni nei settori della ricerca, della regolamentazione e della cooperazione internazionale.
L’UE sostiene già con mezzi ingenti la ricerca sugli interferenti endocrini. Ha finanziato oltre 50 progetti, investendo più di 150 milioni di € nei diversi programmi quadro di ricerca e innovazione. Altri 52 milioni di € sono stati assegnati dal programma Orizzonte 2020 a progetti riguardanti i metodi analitici e diagnostici.
L’UE ha inoltre adottato misure decise di regolamentazione intese a proteggere i cittadini e l’ambiente dagli interferenti endocrini in base a valutazioni scientifiche e coerentemente con le prescrizioni di ciascuna norma pertinente. In particolare, sono state inserite disposizioni specifiche sul trattamento degli interferenti endocrini nella legislazione relativa a pesticidi e biocidi, sostanze chimiche in generale (“regolamento REACH”), dispositivi medici e acqua. Per quanto riguarda poi gli ambiti specifici dei materiali a contatto con i prodotti alimentari, dei cosmetici, dei giocattoli e della protezione dei lavoratori sul luogo di lavoro, le sostanze con proprietà di interferente endocrino sono state assoggettate a regolamentazione caso per caso, alla pari di altri sostanze chimiche con proprietà pericolose. Di conseguenza, varie sostanze con proprietà di interferente endocrino sono state vietate, oppure l’esposizione ad esse è stata ridotta al massimo entro i limiti di quanto tecnicamente e praticamente realizzabile.
La Commissione ha anche coadiuvato l’attività delle pertinenti organizzazioni internazionali, in particolare dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici in relazione ai metodi analitici e ha realizzato scambi bilaterali con partner internazionali.
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Redazione InSic

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