Quadro comunitario Acque: modifiche al Codice Ambiente

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Ancora tutela delle acque: in Gazzetta il nuovo decreto del Ministero dell’Ambiente 15 luglio 2016 apporta modifiche al Codice Ambiente per adeguare il quadro normativo e tecnico comunitario in materia alle nuove previsioni della direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio.

La Direttiva 200/60 è stata modificata dalla direttiva 2014/101/UE (adeguamento al progresso tecnico della stessa). In questi casi, il Codice Ambiente prevede all’art. 75 comma 4, che con appositi decreti ministeriali si possa provvedere alla modifica degli allegati alla parte terza per dare attuazione alle nuove direttive in materia dell’Unione.
Le modifiche previste dal Decreto 15 luglio riguardano, in particolare, il paragrafo A.3.10 dell’allegato 1 alla parte terza del D.Lgs. n.152/06 con riferimento ai “metodi per il campionamento degli elementi di qualità biologica”.
Ad essere sostituita è la lettera a), laddove si richiede ora di tenere conto, per quei “metodi di campionamento”, dei pertinenti manuali ISPRA, quaderni e notiziari CNR-IRSA per le acque dolci e manuali ISPRA ed ICRAM per le acque marino-costiere e di transizione (prima si faceva riferimento al manuale APAT 46/2007, quaderni e notiziari CNR-IRSA per le acque dolci e manuali ISPRA ed ICRAM per le acque marino-costiere e di transizione).

Un’ulteriore modifica riguarda la lettera b) del medesimo paragrafo A.3.10: laddove si fa riferimento per i metodi analitici alle metodiche della tabella 3.9 per le sostanze dell’elenco di priorità per le acque superficiali interne, si aggiunge un periodo ulteriore in base al quale: “Per la misura delle caratteristiche morfologiche dei corsi d’acqua, si fa riferimento ai pertinenti manuali ISPRA”, tutto ciò nelle more della pubblicazione dell’aggiornamento dei quaderni APAT/CNR-IRSA.

In base all’Art. 2 del Decreto 15 luglio 2016, ISPRA e Consiglio Nazionale dell Ricerche adegueranno i metodi utilizzati per il monitoraggio degli elementi di qualità alle norme tecniche di cui alla direttiva 2014/101/UE, e l’ISPRA provvederà alla pubblicazione di questi nuovi metodi all’interno del Sistema informativo nazionale per la tutela delle acque italiane (SINTAI).

Riferimenti normativi:
DECRETO 15 luglio 2016 del MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Modifiche dell’allegato 1 alla parte terza del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni, in attuazione della direttiva 2014/101/UE della Commissione del 30 ottobre 2014 che modifica la direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque.
(GU Serie Generale n.169 del 21-7-2016)

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Redazione InSic

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