INAIL rende nota la pubblicazione sul sito news della Direzione generale Ambiente della Commissione Europea, di un articolo in cui si illustra l’attività di ricerca dell’Istituto in materia di smaltimento dei rifiuti contenenti la pericolosa fibra.
Nell’articolo si fa riferimento ad una pubblicazione del Gruppo di ricerca amianto del Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici dell’Inail (Dit) e già apparsa sulla rivista scientifica internazionale “Waste Managment”, in cui vengono illustrati i contenuti del volume “Classificazione e gestione dei rifiuti contenenti amianto – Istruzioni operative Inail ai fini della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e degli ambienti di vita”, pubblicato nel 2015.
Lo studio è stato definito dalla Direzione europea come “un valido contributo all’obiettivo della totale rimozione di amianto dal territorio dell’UE”.
Spiega INAIL che l’articolo è partito dal programma per “liberare l’UE dall’asbesto”, approvato dalla Commissione Europea a marzo 2014. Ha poi messo a fuoco le criticità più rilevanti nello smaltimento dei rifiuti contenenti amianto ed evidenziato alcune soluzioni.
I ricercatori hanno infiatti individuato un nuovo sistema di classificazione con nuovi 21 codici e 100 tipologie di rifiuti contenenti amianto più ricorrenti. Questo nuovo sistema di classificazione dei rifiuti contenenti amianto, sviluppato dai ricercatori Inail, sarebbe efficace non solo per gli effetti sulle misure per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e sulla tutela ambientale, ma anche come modello che può essere applicato globalmente.
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