L’ECHA raccomanda in aprile 2023 otto nuove sostanze per l’autorizzazione REACH per proteggere i lavoratori e l’ambiente: tra queste figura il piombo. Una volta aggiunte le sostanze all’elenco, le aziende dovranno richiedere l’autorizzazione per continuare a utilizzarle.
Nell'articolo
Le sostanze candidate all’autorizzazione REACH
Le sostanze candiate sono:
- Etilendiammina;
- 2-(4-terzbutilbenzil)propionaldeide e suoi singoli stereoisomeri;
- Lead;
- Glutaral;
- 2-metil-1-(4-metiltiofenil)-2-morfolinopropan-1-one;
- 2-benzil-2-dimetilammino-4′-morfolinobutirrofenone;
- Diisoesilftalato;
- Acido ortoborico, sale sodico.
L’ECHA ha assegnato la priorità a queste sostanze dall’elenco delle sostanze estremamente problematiche in quanto sono della massima priorità, seguendo l’approccio concordato del 2014.
Il Piombo fra le sostanze estremamente problematiche
L’inclusione del piombo nel progetto di raccomandazione pubblicato il 2 febbraio 2022 ha generato molti commenti durante la consultazione. Ha portato a un’attiva discussione nel comitato degli Stati membri dell’ECHA in merito alla tempistica migliore, alla sua combinazione con altre attività di regolamentazione in corso o pianificate, nonché al carico di lavoro previsto per l’industria e le autorità nella fase successiva.
Ofelia Bercaru, Director for Prioritisation and Integration ha spiegato che: “Questa raccomandazione porta il metallo di piombo allo stesso stadio normativo di altri composti di piombo con usi simili già raccomandati per l’inclusione nell’elenco di autorizzazione. Siamo consapevoli delle sfide e riteniamo che bilanciare i rischi posti dal piombo per i lavoratori e per l’ambiente con il suo uso continuato richieda una decisione politica da parte della Commissione e degli Stati membri dell’UE”.
Sostanze candidate all’autorizzazione REACH: il ruolo di ECHA e Commissione Europea
L’ECHA ha l’obbligo legale di raccomandare regolarmente le sostanze dell’elenco di sostanze candidate affinché la Commissione le includa nell’elenco di autorizzazione. Prima di inviare la sua raccomandazione alla Commissione europea, vengono presi in considerazione i commenti ricevuti durante una consultazione di tre mesi e il parere del comitato degli Stati membri.
La Commissione europea decide poi quali sostanze sono incluse nell’elenco di autorizzazione e quali condizioni si applicano a ciascuna sostanza.
Se una sostanza è inclusa nell’elenco delle autorizzazioni, può essere immessa sul mercato SEE o utilizzata solo dopo una determinata data, se viene concessa un’autorizzazione per un uso specifico.
Il processo di autorizzazione mira a favorire la sostituzione delle sostanze estremamente preoccupanti quando sono disponibili alternative tecnicamente ed economicamente valide. Fino a quando non si raggiungerà questo obiettivo, l’obiettivo è garantire un adeguato controllo dei rischi per la salute umana e per l’ambiente.
Cosa vuole dire entrare nell’elenco delle Substances of very high concern (SVHCs)
Le sostanze presenti nell’elenco delle sostanze candidate all’autorizzazione sono anche note come sostanze “estremamente problematiche”: una volta inserite nell’elenco delle autorizzazioni, il mondo industriale dovrà richiedere l’autorizzazione per continuare a utilizzare la sostanza. Anche le società devono tenere conto dell’inserimento di una sostanza nell’elenco delle SVHC in merito al suo utilizzo da sola, in miscele o articoli: i fornitori di articoli contenenti una delle sostanze pericolose al di sopra di una concentrazione dello 0,1% hanno obblighi di comunicazione verso i clienti e verso i consumatori. Inoltre, gli importatori e i produttori di articoli contenenti la sostanza hanno sei mesi dalla data della sua inclusione nell’elenco dei candidati (16 gennaio 2020) per notificarlo all’ECHA.
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