Strategia UE sulle sostanze chimiche: Costa servono valori rigorosi su Pfos e Pfoa

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A seguito dell’adozione della Strategia dell’Unione europea per una politica sostenibile sulle sostanze chimiche, sul sito del Ministero dell’Ambiente, il ministro Costa sottolinea la necessità di completare, entro il 2020, l’elenco delle sostanze estremamente preoccupanti (SVHC).
Esorta la Commissione all’inserimento di un paragrafo specifico sull’esposizione ai composti fluorurati (Pfas), e ad uno specifico piano d’azione. Sì al testo della Presidenza del Consiglio sul regolamento sul riutilizzo dell’acqua seppur contrari all’inserimento di un ‘opt-out’, in base al quale uno Stato membro può decidere di non ricorrere al riutilizzo.
Le dichiarazioni del Ministero dell’Ambiente, di seguito.


Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa è intervenuto il 26 giugno scorso a Lussemburgo al Consiglio dei ministri dell’ambiente Ue durante il quale è stata adottata la Strategia dell’Unione europea per una politica sostenibile sulle sostanze chimiche ed è stata esaminata la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sulle prescrizioni minime per il riutilizzo dell’acqua.
“Riteniamo di fondamentale importanza – ha affermato il ministro nel suo intervento – promuovere azioni per valutare gli effetti dei farmaci nell’ambiente e affrontare l’inquinamento che ne deriva. E’ necessario completare, entro il 2020, l’elenco delle sostanze estremamente preoccupanti (SVHC), rafforzando il ruolo dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche”.

“Esprimiamo convinto apprezzamento – ha proseguito – per l’inserimento di un paragrafo specifico sulle preoccupazioni derivanti dall’esposizione ai composti fluorurati (Pfas), con l’invito alla Commissione a sviluppare un piano d’azione in materia. Un tema che stiamo affrontando sia in Italia, con un tavolo al quale abbiamo affidato il compito di individuare un percorso per portare a zero i limiti di queste sostanze nocive, sia a livello europeo, con la nostra proposta di individuare, all’interno della revisione della direttiva sulle acque potabili, valori molto rigorosi, oltre che per i Pfas totali, anche per il Pfos e i Pfoa.
Per quanto riguarda la proposta di regolamento sul riutilizzo dell’acqua, l’Italia, tramite il ministro, ha confermato un approccio generale favorevole al testo predisposto dalla Presidenza. “Abbiamo istituito a livello nazionale – ha osservato Costa -la figura del Commissario unico per la depurazione, le cui competenze sono state ulteriormente ampliate con una norma recentemente inserita nel decreto ‘Sblocca Cantieri’. Tuttavia, l’Italia, pur supportando il testo della Presidenza, ribadisce la propria contrarietà di principio all’inserimento di un ‘opt-out’, in base al quale uno Stato membro può decidere di non ricorrere al riutilizzo, limitando in questo modo la potenzialità di una misura che il regolamento stesso dovrebbe invece incentivare”.

A margine del Consiglio, il ministro Costa ha partecipato all’incontro informale dei Paesi europei del Mediterraneo in preparazione della Cop21 della Convenzione di Barcellona che l’Italia ospiterà a Napoli a fine anno. Un impegno preciso per la tutela del mare con l’obiettivo di creare un’area a emissioni controllate di zolfo nel Mare Nostrum.

Redazione InSic

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