Il caso
La vicenda riguarda il caso di un dipendente dell’azienda in pensione, deceduto nel luglio del 2009 all’età di 70 anni, che era stato segnalato alla magistratura dall’Osservatorio tumori. L’uomo aveva lavorato soprattutto presso il centro meccanografico degli uffici Rai di via Cernaia a Torino tra il 1967 e il 1999. Secondo le indagini della procura, l’amianto spruzzato che era presente nelle intercapedini del grattacielo, costruito nel corso degli anni Sessanta, veniva liberato nell’aria durante le operazioni di manutenzione e per il degrado della coibentazione dei rivestimenti della struttura.Negli atti dell’indagine, aperta nel 2009, sono inoltre presenti delle consulenze che hanno rilevato la presenza di amianto amosite, detto anche amianto bruno, nell’impianto di condizionamento e nelle tubature del palazzo. Per la morte per mesotelioma pleurico di un operaio di una ditta esterna addetto all’installazione di materiale informatico negli uffici Rai del capoluogo piemontese, avvenuta nel 2007, sono già sotto processo otto ex dirigenti che avevano lavorato nella sede torinese tra il 1977 e il 2004
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